Come avrete capito, ho un debole per i primissimi libri per bambini e ogni volta che esce qualcosa di nuovo che mi sembra un po’ fuori dal coro, o che per qualche motivo mi cattura e mi sembra incontrare un interesse diverso nei miei voraci ascoltatori, ho desiderio di parlarvene.
Ecco dunque 5 (+1)
nuove proposte da gustare insieme ai più piccini
- Come ti vesti? (Janik Coat, Bernard Duisit, trad. Margherita Vecchiati, Franco Cosimo Panini, 2017) e Come dormi? (Olivia Cosneau, Bernard Duisit, trad. Margherita Vecchiati, Franco Cosimo Panini, 2017)
- Due topolini curiosi (Leo Lionni, trad. di Cristina Brambilla, Babalibri, 2017)
- Stana il lupo! (Agnese Baruzzi, Gallucci, 2017)
- POP mangia tutti i colori (Pierrick Bisinski, Alex Sanders, trad. Federica Rocca, Babalibri, 2017)
- Nel giardino (Antonella Abbatiello), Topipittori, 2017
COME TI VESTI? | COME DORMI?
Quella che ho riportato non è una classifica di gradimento, ma certo questi due piccoli pop-up appena giunti dalla Francia sono entrati di corsa in pole position nello scaffale basso della nostra libreria. Squisitamente eleganti, con una grafica e uno stile dal sapore vintage che li rende oggetti belli di per sé, hanno un design che spicca rispetto alla media e una efficace resa progettuale.
Il sistema di scorrimento delle parti mobili è fluido e non scontato, i testi guida che anticipano il gioco interattivo si affidano alla rima, la scelta dei colori è studiata, coordinata, vivace senza risultare urlata. E poi, come dicevo, il plus è rappresentato dalle illustrazioni insolite, bidimensionali, dal taglio geometrico e i pattern grafici.
In Come dormi? si succedono una serie di animaletti ritratti nel momento del riposo. La domanda è rivolta a ciascuno di loro e la risposta, oltre che dal breve verso in rima, è data dalla figura che appare spostando l’aletta a scorrimento, con l’aiuto di una freccia che orienta la mano del bambino.
In Come ti vesti? i personaggi illustrati sono ancora più originali e buffi e la tipologia di interazione maggiormente diversificata, con alette da aprire, linguette da tirare, porzioni di pagine da sollevare, finestrelle da spostare.
Due esperimenti ben riusciti, che consiglio a manine leste che abbiano compiuto i 2 anni di età.
DUE TOPOLINI CURIOSI
Ancora inedito in Italia, questo cofanetto di Leo Lionni del 1983 contiene quattro libriccini di formatoindica la grandezza, la dimensione del libro, quanto misura da chiuso.... Leggi quadrato che rispondono con semplicità e poetiche illustrazioni alle seguenti domande: Chi? Cosa? Quando? Dove?
Fondi rigorosamente bianchi su cui si muovono figure di animali e oggetti realizzati attraverso la tecnica del collage, per un risultato generale di assoluta armonia ed equilibrio. I due topolini protagonisti, che tanto ci ricordano Federico, vanno alla scoperta del mondo che li circonda, trovando immediate risposte alle loro curiosità di cuccioli.
Indovina chi sono! – Indovina che cosa sono! – Indovina quando succede! – Indovina dov’è il topolino!, così cominciano i quattro volumi, anticipando la direzione che prenderà il libro e aiutando il bambino a comprenderne il funzionamento.
Le sapienti immagini di Leo Lionni attirano come una calamita lo sguardo, non solo dei più piccoli, e invitano ad assaporare con lentezza le pagine, dedicando del tempo attento e assorto alla lettura.
Le domande che l’autore rivolge ai bambini attraverso la voce dei due topolini sono dirette ed espresse senza ambiguità. Indovinare tutte le risposte può non essere altrettanto immediato per gli ancora acerbi lettori di due anni o poco più. Ma il bello è anche questo: lasciare che mamma o papà spieghino, descrivano l’immagine, ripetano il nome di oggetti sconosciuti perché risalenti a una quotidianità passata.
Leo Lionni invita i bambini a giocare insieme a lui, e nel gioco distilla piccoli insegnamenti, nuovi vocaboli da apprendere, un’introduzione alle categorie spazio-temporali, l’avvicendarsi delle stagioni, la presentazione degli animali in base non tanto alle loro caratteristiche fisiche ma ai loro tratti distintivi (cosa fanno, cosa mangiano, come si muovono, quali abitudini hanno).
Piccole e poetiche finestre sulla realtà, da leggere a bimbi che si aggirano intorno ai 2 anni.
STANA IL LUPO!
Un altro libro che si basa sulla partecipazione attiva del bambino, chiamato direttamente in causa per rispondere a domande, provare a indovinare e a leggere correttamente le immagini.
Il quadrottolibro dal formato quadrato, che viene scelto solitamente per la prima infanzia (0-3 anni), perché comunica immediatezza, equilibrio, stabilità e non... Leggi di Agnese Baruzzi, rispetto ai tanti cartonatiSi intende un libro fatto di pagine “cartonate”, ovvero spesse e robuste, più resistenti rispetto ai libri tradizionali fatti di... Leggi di questa tipologia, contiene un doppio livello di gioco: da un lato si chiede al bambino di riconoscere quale figura si intravede dai fori delle pagine, dall’altro di stanare il lupo (o tracce di esso) nascosto abilmente nell’illustrazione completa, che si presenta ricca di dettagli ed elementi, rendendo più impegnativa la ricerca.
Entrambi i giochi acchiappano il lettore: ambigue al punto giusto le immagini che si intravedono dai buchi, portando fuori strada e per questo facendo divertire i bambini, ben camuffate nell’insieme le sagome del lupo inserite nelle pagine.
Nel complesso, un libro godibile e ben spendibile con bambini dai 2 anni e mezzo-tre.
POP mangia tutti i colori
La scorsa estate sono stata a Losanna, città della Svizzera francese, e naturalmente ho trascorso molto tempo nelle librerie del posto. Lì ho fatto la mia conoscenza con POP, dinosauro millecolori ideato dall’affiatata coppia autoriale Pierrick Bisinski-Alex Sanders e protagonista di una serie di libri rivolti alla fascia d’età prescolare. Ora in Italia, a distanza di diciassette anni dalla prima uscita parigina, è arrivato POP mangia tutti i colori e io ne sono contenta.
Mi piace la freschezza del personaggio, il suo genuino approccio al mondo, che “assaggia” e scopre attraverso il gusto, provando e assaporando tutto quello che gli fa gola.
Quando era piccolo beveva solo del buon latte, Gnam! Gnam!, ed è per questo che era tutto bianco. Poi crescendo si è interessato ad altro, per esempio alla dolce e profumata banana, ed eccolo diventare giallo! Più tardi prova anche i piselli, quella forma divertente di palline sguscianti, quell’aspetto innocuo, ed ecco che POP si fa verde.
Proprio come un bambino che impara osservando e provando, facendo esperienza, sperimentando, così POP cambia, matura, si evolve, entrando in contatto con ciò che lo circonda e lo incuriosisce. E alla fine diventa multicolore perché assorbe una piccola porzione di tutto, ogni cosa ha impatto su di lui e contribuisce a farlo crescere e a diventare ciò che è. Un dinosauro arcobaleno che non si sazia mai della vita, di ciò che ha da insegnargli, dei doni che ha in serbo per lui.
E ora che si è presentato, presumo che Babalibri vorrà raccontarci anche come continuano le avventure di POP. Staremo a vedere!
Una simpatica protostoriaStruttura narrativa molto lineare, che presenta una semplice successione di azioni. Anche le immagini risultano immediate e poco articolate. È... Leggi di immediata comprensione per bambini dai 2 anni e mezzo di età.
NEL GIARDINO
Tutt’altro registro quello scelto da Antonella Abbatiello per raccontare ai bambini la natura e le leggi che ne scandiscono i cicli. Scegliendo forme essenziali che nettamente si imprimono nelle pagine, l’autrice costruisce una galleria di immagini in successione, unite le une alle altre da legami più o meno intuitivi e diretti.
MELA – MELO – COLLINA – SEMI – RADICI – SOLE – SPUNTA – GERMOGLIO – FIORE…
Spetta al bambino, accompagnato dall’adulto mediatore, trovare il collegamento, il nesso che spiega e fa proseguire il racconto della vita.
Una dopo l’altra scorrono le illustrazioni nitide realizzate attraverso ritagli di carta colorata, anticipate o succedute da una singola parola che le definisce. In alcuni casi il nome del frutto o pianta o altro elemento naturale rappresentato, in altri un verbo che ne determina l’azione o un aggettivo che lo qualifica.
Un racconto visivo che è fatto per essere osservato da occhi bambini, alla scoperta del mondo e di tanti piccoli fatti che si ripetono incessantemente fuori dalla finestra, giorno dopo giorno.
La ciclicità della natura, il suo incedere rassicurante, il rapporto tra le piante, i frutti, gli agenti atmosferici… tutto ciò non deve essere dato per scontato, ma va guardato con la stessa intensità con cui i bambini si pongono di fronte alle tante prime volte cui vanno incontro.
Una lettura intensa, che consiglierei a lettori curiosi dai due anni e mezzo-tre.
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