La tredicesima edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, in programma al Palazzo dei Congressi dell’Eur (Roma) è cominciata. Fra le innumerevole iniziative in programma, ho partecipato all’incontro organizzato dalle Biblioteche di Roma dal titolo Un libro non vale l’altro, tenuto da Flavia Manente, educatrice e formatrice Nati per Leggere.
Il seminario verteva intorno alla domanda: Come scegliere un libro per bambini?
Quando un educatore, un insegnante, un lettore seleziona i libri da leggere a un gruppo di bambini, quali criteri dovrebbe seguire?
Un adulto carismatico che legge, sottolinea Flavia Manente, ha un grande potere sui bimbi in ascolto e, per assurdo, potrebbe far piacere e sembrare attraenti anche prodotti editoriali scadenti, didascalici, superficiali.
Ecco perché il ruolo del lettore è importante e delicato. Il suo compito è quello di far conoscere storie di qualità, di allargare le prospettive, di dare ai bambini pensieri e ali per volare.
[Tweet “Scegliamo libri che danno ai bambini pensieri e ali per volare”]
Per chi non ha una significativa esperienza di libri per bambini, e quindi non ha ancora sviluppato un fiuto e un intuito in grado di orientarlo senza difficoltà nella scelta, ecco alcune utili indicazioni da tenere presenti. I consigli riportati sono riferiti in particolare agli albi per la fascia d’età 0-6 anni.
Come scegliere un libro per bambini?
- Osservare con attenzione il progetto grafico del libro, la sua “confezione”, il modo in cui si presenta (cura grafica, tipo di formatoindica la grandezza, la dimensione del libro, quanto misura da chiuso. e materiali).
- Assicurarsi che le illustrazioni siano non solo piacevoli e accurate, ma anche non stereotipate e convenzionali.
- Leggere i testi e notare che il linguaggio non sia piatto, scontato e frettoloso.
- Accertarsi che nel libro ci sia una prossimità all’esperienza e ai vissuti del bambino.
Quelli appena elencati sono i criteri base, ma ci sono altri consigli che possiamo mettere in pratica:
- Se scegliamo un tema di nostro interesse, per esempio libri sui colori, sulla natura, sulle stagioni ecc., è sempre il caso di accostare più titoli che affrontano l’argomento e notare le differenze. Facendo il confronto, i libri più carenti salteranno all’occhio.
- Il libri devono contenere EMOZIONI, questo è fondamentale. Purtroppo è in atto il ritorno a una tendenza educativa e didattica nei libri rivolti alla prima infanzia che rischia di appesantire la lettura, di renderla noiosa, prescrittiva. Leggere deve essere un atto gratuito e generoso. Leggere per piacere, leggere per emozionarsi, questo è ciò che conta. Ed è l’unico modo per sperare che i bambini, una volta cresciuti, si appassionino alla lettura e diventino dei lettori autonomi.
- Privilegiamo i libri che fanno fare un passo avanti ai bambini, che aggiungono qualcosa alla loro esperienza, per esempio parole belle e inusuali, illustrazioni originali, prospettive nuove.
- Teniamo conto di chi sono i destinatari delle nostre letture: i bambini di una biblioteca? I bambini di una scuola? I bambini di uno studio pediatrico? I bambini di un ospedale? Per ognuno di loro può essere adatto un tipo di storia rispetto a un’altra, a seconda del tempo che ci dedicheranno, del loro particolare momento psicologico, della loro predisposizione all’ascolto ecc.
E dopo la parte “teorica”, la relatrice ci ha mostrato alcuni esempi di albi illustrati(picture book): un libro che usa parole, immagini e grafica per raccontare una storia. Non è semplicemente un libro che di qualità da cui possiamo attingere senza il rischio di sbagliare:
Infine, un appello a insegnanti e maestri: non concentrate tutte le attività manuali e creative dell’intero anno scolastico ispirandovi alla lettura di un solo libro! Va bene scegliere un tema da approfondire, ma cercate di elaborarlo e svilupparlo facendo ricorso a più libri. I bambini saranno molto più stimolati.
**** Sulla lettura ad alta voce e la scelta dei libri, leggi anche:
Conviene comprare libri al supermercato?