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Una favola della buonanotte per i più piccini

Avete presente quel libro dalla copertina orrenda (sì, orrenda) che raffigura due conigli smunti e un improbabile albero con il cappello sullo sfondo, presentato come “la favola della buonanotte che fa addormentare i bambini“? Quel volume che lo scorso Natale affollava gli scaffali delle librerie di catena e che veniva descritto come miracoloso, perché facendo leva sul subconscio dei bambini avrebbe dovuto indurli all’addormentamento? Mi riferisco a Il coniglio che non voleva addormentarsi (di Carl-Johan Forssén Ehrlin, I. Maununen, trad. L. Cangemi, Mondadori).

Un libro che fa leva sulla NOIA, sulla bruttezza, monotonia e ripetitività dei testi, per spingere i bambini a stancarsi di ascoltare, a farli stufare presto e ad esasperarli a tal punto da farli cadere addormentati. Io credo che un libro così sia il contrario di ciò che dovrebbe rappresentare una storia della buonanotte. Un libro che anziché invogliare ad amare il momento della lettura condivisa, fa credere al bambino che sia triste, pesante, barbosa. Un libro “pericoloso” da questo punto di vista, proprio perché trasmette l’idea che leggere/ascoltare una storia sia un’attività tediosa e stucchevole.

Ma davvero dobbiamo ricorrere a questi espedienti per aiutare i bambini ad abbandonarsi al sonno?

Io continuerò sempre a sostenere che leggere una favola della buonanotte sia un’occasione preziosa per creare un momento di complicità e intimità con i propri figli, che aiuti gli adulti a mettere in pausa i pensieri e le preoccupazioni della giornata, e i bambini a sentirsi accolti, rassicurati, predisponendoli serenamente al sonno. Dunque sì, impegniamoci a rendere la lettura parte centrale del rito della buonanotte, ma facciamolo andando alla ricerca di storie bellissime che creino l’incanto, inducano allo stupore e facciano innamorare i piccoli dei libri!

Buonanotte a tutti

Chris Haughton, trad. Chiara Stancati, Lapis, 2016
Età di lettura: dai 2 anni

copertina del libro Buonanotte a tutti

Ecco un libro della buonanotte degno di questo nome! Fresco di stampa, il nuovo albo illustrato di Chris Haughton, amatissimo autore irlandese dal segno inconfondibile, è un contagioso e spiritoso invito alla nanna rivolto ai più piccolini.

I testi sono scarni, volutamente asciugati fino all’osso. Le illustrazioni hanno le consuete linee essenziali, dal taglio geometrico, e le tinte piatte dai contrasti accentuati. L’ambientazione è futuristica, quasi psichedelica, con cieli, alberi e personaggi dai colori violacei, fucsia, blu, arancioni. Gli animali protagonisti, seppur tratteggiati con linee basilari, sono caratterizzati da un’espressività incredibile: gli occhi dalle palpebre cadenti sono il manifesto della loro stanchezza.

Una favola della buonanotte piena di sbadigli

È sopraggiunta la sera e tutti gli abitanti del bosco hanno sonno. Un sonno che investe prima gli animali più piccini, e poi diventa progressivamente più pervasivo andando a colpire anche i grandi.

Hanno sonno i topi
YAWN

Hanno sonno le lepri
e sbadigliano…
AH…..    YAWN

Hanno sonno i cervi
e fanno un lungo, profondo respiro…

AH…………. YAWN

 

Il testo è ridondante e intervallato da pause, sospiri, sbadigli.

i topolini hanno sonno

Voltiamo pagina e cresce la misura degli animali assonnati, cresce la grandezza del testo, cresce il numero di parole usate per descrivere la catena di sbadigli, crescono i puntini di sospensione, cresce lo spazio occupato dalle immagini. Cresce la voglia di cedere al sonno.

i cervi hanno sonno

Una lettura che richiede immedesimazione

Forse è scontato sottolineare che questo albo, come tutti quelli a cui ci ha abituati Chris Haughton, richiede una lettura ad alta voce molto partecipata e “teatrale”. Non si può lesinare sugli sbadigli. Ci si deve calare nella parte, stiracchiarsi, strofinarsi gli occhi e biascicare le parole… Bisogna essere convincenti e rendere il più possibile realistica l’esperienza. Vedrete che così facendo i bambini vi seguiranno con estremo gusto e attenzione.

La composizione delle pagine è perfetta, ovvero il modo in cui sono distribuiti tutti gli elementi, il peso e il ruolo dato ai testi e alle illustrazioni è ben calibrato dall’autore.

le pagine tagliate

Sbadiglio dopo sbadiglio si procede lentamente e serenamente all’addormentamento degli animali. Ma qualcosa, o meglio qualcuno, cerca di opporsi e spezza il ritmo della narrazione. Di colpo la storia prende una piega diversa.

Piccola Orsa non vuole andare a dormire e dichiara di non avere sonno. Vuole giocare e pretende la compagnia di qualcuno. Così si reca dai vari animali (e passiamo nuovamente in rassegna i topi, le lepri, poi i cervi) per chiedere a ognuno di loro: “giochiamo?”. Quelli sono però mezzi addormentati e l’unica risposta che esce, a fatica, dalle loro bocche è un deciso NO.

In questo passaggio l’autore dimostra di conoscere alla perfezione le dinamiche proprie dell’universo infantile: l’orsetta sta morendo dal sonno (anche i suoi occhi “parlano” chiaro), ma la sua cocciutaggine è più forte. Non lo ammette, rifiuta l’evidenza. Vuole giocare ancora e ancora, come desiderano fare tutti i bambini di questa terra. Fino a che il sonno la assale e un enorme, grosso sbadiglio, il più grande di tutti, fa crollare anche lei. Sua mamma, che fino a quel momento l’ha lasciata fare osservandola placida e silenziosa, capisce che adesso è venuto il suo turno, deve intervenire e portarla a dormire:

“è proprio ora di fare la nanna”.

Basta tergiversare. Basta con le proteste. Basta anche con gli sbadigli.

l'orsa sbadiglia

Gli animali finalmente chiudono gli occhi e russano, soffiano (…zzzzzzzzzz ssssssssssss…), forse sognano, stretti alle loro madri, avvolti e protetti dai loro corpi pelosi e caldi. Buonanotte a tutti!
Un cielo stellato color porpora illumina il riposo degli abitanti del bosco.
La luna occhieggia l’orsa maggiore e l’orsa minore addormentate. Tutto l’universo veglia su di loro.

il cielo stellato

Che bello quest’ultimo libro di Chris Haughton! Ci ho ritrovato tutta la freschezza e l’ironia che caratterizzano il suo stile. L’autore torna a rivolgersi ai più giovani dopo il convincente e simpaticissimo “Oh-oh!“, titolo che tanta fortuna gli ha procurato.

Mi è piaciuto molto il suo modo di raccontare, principalmente per immagini, onomatopee e brevi testi ripetuti, il momento della buonanotte. Un albo circolare, dalla struttura chiara in cui tutto torna, dove il vero protagonista è il sonno della sera, invincibile e contagioso. Un libro che come una ninnananna ci culla e ci rasserena, immergendo grandi e piccoli in un’atmosfera rilassante e tranquilla.

Ispirazione montessoriana

Sul suo blog, a cui vi rimando, l’autore condivide con i lettori le riflessioni che lo hanno portato alla realizzazione del libro e l’idea da cui è partito. È interessante scoprire che Buonanotte a tutti si ispira al metodo Montessori ed è stato costruito tenendo presente che i bambini riescono più facilmente a comprendere il concetto di scala di grandezza attraverso una percezione visiva che attraverso una spiegazione verbale. Di qui la scelta di usare nel libro animali in scala via via sempre più grande, colpiti da un sonno sempre più intenso. Nulla è frutto del caso o dell’improvvisazione! Tanto più semplice vi pare, quanto più lavoro c’è dietro. E Chris è un maestro nel far sembrare “facili” le sue storie.

Puoi acquistare Buonanotte a tutti al link seguente:

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