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I libri di Linne Bie per la primissima infanzia

Impara ad illustrare e creare fiabe e racconti per bambini. [ADV]

Escono per le edizioni Erickson quattro albi illustrati per bambini piccoli piccoli, dagli 8 mesi in su (età in cui si comincia a essere in grado di riconoscere le illustrazioni), scelti e portati in Italia su impulso di Silvia Blezza Picherle e Luca Ganzerla, curatori e responsabili di una nuova collana editoriale indirizzata alla fascia d’età 0-3 anni.

Leon si veste e Leon è stanco

Rosalie gioca in giardino e Rosalie va a passeggio

 

Stufi della scarsa cura, attenzione e originalità che l’editoria italiana spesso riserva ai lettori più giovani, trascurandone reali bisogni e competenze, Blezza Picherle e Ganzerla, che non nascondono la loro voce critica e dissonante tra gli esperti, hanno deciso di andare a scovare dai cataloghi esteri quanto di meglio il mercato internazionale propone per i più piccini.

Leon dorme con l'orsacchiotto

E hanno dato il via a questa avventura editoriale scegliendo la mano e il tocco sensibile dell’illustratrice belga Linne Bie, autrice di una fortunata serie di libriccini per la prima infanzia inaugurata nel 2009 e divenuta presto un successo in tanti paesi del mondo, che trae ispirazione dalle esperienze quotidiane dei suoi bellissimi e biondissimi bambini: Leon, il primogenito, Rosalie, la seconda arrivata, e in seguito Olivia e Gustave.

Leon si infila il pigiama

Quando ancora esisteva, la raffinata casa editrice AER aveva pubblicato in Italia un paio di titoli di Linne Bie (Rosalina gioca fuori casa e Rosalina gioca in casa). Oggi Erickson si affida a una nuova traduzione dal nederlandese (a cura di Valentina Freschi), mantiene i nomi originali dei bambini protagonisti e lancia in simultanea quattro volumi:

  1. Leon si veste (consigliato dagli 8 mesi)
  2. Leon è stanco (consigliato dagli 8 mesi)
  3. Rosalie va a passeggio (consigliato dai 12 mesi)
  4. Rosalie gioca in giardino (consigliato dai 12 mesi)

 

Vediamo alcune caratteristiche che li rendono libri di qualità per bambini dagli 8 mesi in su:

  • Hanno per protagonisti bambini veri, maschi e femmine (non animali umanizzati, come quasi sempre avviene negli albi illustrati). Ricordiamo che la prima cosa che il bambino ricerca è ciò che è simile a sé, e che riconoscere un animale antropomorfizzato richiede un’elaborazione maggiore.
  • Vengono raffigurati e nominati oggetti e scene di vita quotidiana, vicine a quelle vissute dai bambini.
  • Non troviamo solamente un elenco di parole che definiscono le cose rappresentate, a mo’ di lista, ma nella pagina di sinistra abbiamo l’illustrazione di un singolo oggetto ingrandito, in quella accanto lo vediamo calato nel suo contesto, dove ne viene mostrata la funzione (ciò permette al bambino di comprendere meglio a cosa serve quell’oggetto e dove ritrovarlo nella realtà).
  • Il protagonista della narrazione è ben riconoscibile. Accanto ad esso compaiono alcuni personaggi secondari (orsetti e pupazzetti di peluche) che accompagnano con espressività le sue azioni.
  • I brevi testi descrivono con esattezza le illustrazioni.
  • Le semplici azioni narrate sono sequenziali e riportano una successione temporale.
  • Le immagini sono grandi, chiare, con colori vivi ma non troppo accesi, ben delineate e separate dal fondo, che è sempre omogeneo e bianco. Tutto questo evita di creare confusione e permette all’occhio del bambino di non stancarsi o perdersi tra i dettagli delle pagine.
  • Non ci sono secondi e terzi piani che rendono complicato distinguere l’azione principale.
  • Le scene rappresentate non sono asettiche e fredde, ma comunicano anche l’emotività del bambino o bambina protagonista (si percepisce la concentrazione di Leon nel fare le cose, la soddisfazione nel riuscire da solo, la sua gioia nello stringere a sé l’orsacchiotto, la sua serenità quando si addormenta accanto al pupazzetto del cuore…)
  • I titoli dedicati a Rosalie sono leggermente più articolati. La bambina è più grandicella ed è capace di compiere gesti e movimenti più consapevoli.
  • I testi rimarcano non solo le azioni della bambina, ma portano l’attenzione anche sulle conseguenze di ciò che fa e sulle sue sensazioni (Rosalie è seduta sul prato morbido. I fili d’erba le fanno il solletico alle gambe – Rosalie va in altalena. Hihihi… e sente un formicolio nella pancia).
  • La bambina protagonista è più attiva, curiosa e dinamica. Si muove all’aperto, sperimenta a contatto con la natura, gioca.

 

 

Rosalie gioca in giardino

Rosalie gioca sulla sabbiera

Da quanto detto, e dalle caratteristiche fisiche di questi albi (pagine resistenti in cartoncino spesso, formato quadrato maneggevole, angoli stondati) pare evidente che i libri di Linne Bie prendono in seria considerazione la prima infanzia e si propongono di accompagnare i più piccoli passo passo nelle conquiste di ogni giorno, con premura e affetto. Forse l’unico appunto che mi sento di fare è quello di una certa leziosità delle figure, e una tendenza a ritrarre bambini perfettamente in ordine, ben vestiti e puliti. Sono curiosa di vedere se nei prossimi titoli in uscita troveremo qualche sbucciatura sulle ginocchia o qualche macchia di fango sulla felpa.

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