Sono molto emozionata perché ieri sera io e mio marito abbiamo letto per la prima volta a nostra figlia Ilaria, di tre anni e mezzo, alcune fiabe dei fratelli Grimm in versione originale. Per la precisione, il papà le ha letto “Hansel e Gretel” e “Raperonzolo“, io “Cappuccetto Rosso” tratte dalla meravigliosa antologia pubblicata da Taschen a cura di Noel Daniel “Le fiabe dei fratelli Grimm“.
Sono emozionata perché Ilaria, nutrita a storie e rime lette ad alta voce sin da quando era in pancia, non aveva mai prima d’ora incontrato le fiabe vere, quelle della tradizione, non tagliuzzate, semplificate, edulcorate, sforbiciate, impoverite.
E sono emozionata perché questa prima volta è stata per lei, ne sono certa, indimenticabile. Un’esperienza che l’ha rapita, sedotta e incuriosita. Anche grazie a questo libro prezioso, ammaliante e attraente sin dalla copertina(o prima di copertina): la facciata di presentazione del libro, in cui compare un’illustrazione, il titolo e generalmente il nome, con il titolo elegante nei suoi caratteri dorati con i riccioli, la magnifica illustrazione di una principessa addormentata e un castello multicolore che si staglia sull’ultima pagina del volume.
Le fiabe dei fratelli Grimm
“Le fiabe dei fratelli Grimm” è una splendida raccolta di fiabe uscita in occasione del 200° anniversario della prima pubblicazione delle fiabe dei fratelli Grimm, riveduta nella traduzione basata sulla stesura definitiva delle fiabe del 1857 e corredata da opere di grandi illustratori di libri per bambini realizzate tra il 1820 e il 1950. Un approccio illustrato esclusivo, contenente titoli famosi affiancati ad altri meno noti ma egualmente affascinanti.
Il libro comprende:
- 27 fiabe, tra le più celebri e amate del mondo, da Cenerentola a Biancaneve, da Pollicino a Il gatto con gli stivali
- un’introduzione generale che fornisce una panoramica utile a inquadrare l’opera, e il contesto storico e sociale in cui le fiabe videro la luce e mutarono nel corso del tempo
- una introduzione a ciascuna fiabauna forma antichissima di narrazione che ha origine da racconti orali che nascevano da esperienze popolari e da avvenimenti considerati che fornisce informazioni e aneddoti sulle origini delle storie e sulle varie versioni che le hanno interessate col passare degli anni
- immagini affascinanti, potenti, vivide, realizzate da esperti artisti visivi del passato: pittori, incisori, tipografi, acquerellisti, disegnatori, scenografi, che accompagnano e impreziosiscono i racconti
- una serie di biografie che, in appendice, forniscono maggiori informazioni sulle vite e sul lavoro degli illustratori rappresentati.
Tutte le sere, dopo cena e prima del consueto momento dedicato alle storie della buonanotte, Ilaria sceglie due albi da leggere, mentre uno lo prendo io. Ieri mi ha detto: “Stasera voglio quello con la copertina viola, quello con la principessa, con il castello”. Io non avevo compreso, cercavo tra gli scaffali ma nulla: “Olivia e le principesse“?, “Non quello!”, “La regina dei baci?“, “Ho detto quello viola grandeeee”.
Quando ho capito ho provato un brivido. Allora lo aveva notato e le era rimasto impresso! Questa bella raccolta dei Fratelli Grimm fino a ieri l’avevo consultata da sola, l’avevo assaporata in silenzio e aspettavo il momento giusto per condividerla con lei. Che gioia sapere che quel momento era arrivato!
Durante la lettura delle tre fiabe dei Fratelli Grimm da lei indicate, Ilaria ha seguito attenta, con gli occhi fissi sulle illustrazioni potenti, a tutta pagina, cariche di suggestioni. Per lei, abituata ad ascoltare storie illustrate brevi e a divorare con gli occhi le immagini che riempiono le pagine degli albi, è stata un’esperienza totalizzante e impegnativa. Tante parole da immaginare, atmosfere lontane in cui calarsi, emozioni strane da interpretare, personaggi inquietanti con cui fare i conti… matrigne, maghe malvagie, papà che abbandonano i figli.
Le fiabe dei fratelli Grimm che le abbiamo letto prima di addormentarsi le conosceva già, ma in modo molto sommario: ne aveva sentito parlare dalle maestre e dalla nonna, aveva avuto un assaggio grazie ad alcuni libri piccini che le avevo proposto tempo fa, le aveva incontrate grazie ad app e a cartoni animati. Le aveva vissute con divertimento e spensieratezza. Oggi, invece, ne ha colto l’intensità e la profondità. Dalle domande insistenti che ci ha rivolto (“Ma dov’è la matrigna? Che cosa ha fatto la matrigna? Dov’è finita la strega?”), dai silenzi che hanno accompagnato alcuni passaggi, e dal modo in cui si è stretta al papà, abbiamo capito che la scintilla è scoccata.
Scrive la curatrice Noel Daniel nell’introduzione:
“Alcune delle fiabe riportate in questo volume possono risultare diverse dalle versioni che i lettori hanno conosciuto durante l’infanzia, o da quelle di Charles Perrault, proprio perché queste traduzioni riportano il testo integrale e lo seguono fedelmente. Proprio per questo non abbiamo censurato gli occasionali sprazzi di violenza che affiorano in alcune fiabe […]. Alcune di queste fiabe sono garbate e sottili, altre sono drammatiche o grossolane, ma sempre piene di umorismo, di spirito e di meccanismi narrativi perfetti per rappresentare uno spettro affascinante di emozioni umane”.
Ringrazio Giovanna Zoboli per aver scritto questo articolo, in prossimità del Natale, e avermi sedotto con le sue parole a tal punto da spingermi a procurarmi questo magnifico volume: “Le fiabe dei fratelli Grimm“, a cura di Noel Daniel (trad. di Valentina Tortelli e Chiara Mattioli), Taschen, 2012.
Sul sito dell’editore è possibile sbirciare alcune pagine e acquistare il libro con uno sconto.
Potete acquistarlo on line anche al link seguente:
Taschen ha pubblicato anche le seguenti raccolte:
Conoscete la differenza tra fiabe e favoleracconto breve di tipo fantastico la cui origine risale all’autore greco Esopo (VI sec. a.C.), che descrive in maniera pungente? Ne ho parlato qui