Così come l’abitudine alla lettura andrebbe coltivata in famiglia sin dai primi anni di vita, anche l’utilizzo delle tecnologie digitali e audiovisive da parte dei nativi digitali dovrebbe essere mediato e guidato da mamma e papà. Tutto ciò che i nostri bambini apprendono da piccoli nell’ambiente familiare, attraverso l’esempio, la condivisione, la comunicazione, rappresenta infatti una “base” a cui faranno riferimento anche da grandi e che sarà difficile modificare senza sforzi.
Ecco perché è importante che le prime esperienze e i primi contatti dei bambini con i media digitali siano equilibrati, sani, costruttivi. E’ importante che gli adulti di riferimento promuovano un uso consapevole di questi mezzi e che permettano ai cosiddetti nativi digitali di sfruttarne a pieno le potenzialità e i numerosi lati positivi.
I nativi digitali e la tecnologia
Lasciare che i propri figli, da soli, abbiano accesso illimitato e incontrollato ai mezzi digitali non è mai una buona idea, come ben chiarisce il documento dal titolo TECNOLOGIE DIGITALI E BAMBINI curato da Giorgio Tamburlini e Valeria Balbinot del Centro per la Salute del Bambino – Onlus, che si è avvalso anche della collaborazione di un gruppo multidisciplinare (tra cui la sottoscritta). Trovate il documento qui.
Nel testo si pongono in evidenza i rischi (sulla salute, sul comportamento, sulla socialità) derivanti dall’uso eccessivo e/o scorretto delle tecnologie audiovisive e digitali, e vengono proposte parallelamente delle modalità di utilizzo appropriate per scongiurare che tali problematiche si presentino.
Come tutelare i nostri bambini?
Che significa, in concreto, fare un appropriato uso dei dispositivi mobili e delle app? Ecco le raccomandazioni fornite nel documento:
- accertarsi che i dispositivi digitali non vengano tenuti vicini al corpo (soprattutto al capo e agli organi genitali), che siano spenti di notte e tenuti a distanza dal letto
- far rispettare delle regole di utilizzo in base all’età e al livello di maturità del bambino
- evitare che i bambini li usino in maniera eccessiva e ossessiva, sviluppando aggressività nei confronti di chi cerca di moderarne l’utilizzo
- controllare che la connessione a internet sia bloccata e che i dati personali siano protetti
- non fornire password personali ai figli e verificare che non ci siano spese sospette effettuate tramite carta di credito
- scegliere applicazioni di qualità e pertinenti all’età del bambino
- condividere l’esperienza digitale con il bambino, interagire e comunicare con lui durante il gioco
- spronare il bambino a proseguire il gioco nel mondo reale, per esempio prendendo fogli e colori, o uscendo e facendo esperienze dirette di quanto “appreso” nel virtuale
- ultimo, e più importante, non considerare il tablet o il cellulare una babysitter
E voi, mamme e papà di nativi digitali, state attenti a rispettare queste raccomandazioni? Siete pronti a fare un esame di coscienza e a cambiare, se necessario, le abitudini digitali dei vostri bambini?
Vietare è sbagliato, controproducente. Ma informarsi, condividere e comprendere il funzionamento di questi dispositivi è importante, perché l’educazione dei nostri figli, oggi, riguarda anche occuparsi del loro rapporto con le tecnologie e i new media.
Ti potrebbe interessare anche:
Come riconoscere una buona app per bambini?