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Selvaggio come te | riconoscersi al di là delle differenze

È un libro sul riconoscimento aldilà delle differenze; e sul gioco come ponte, come mezzo di comunicazione universale, come un fare, un condividere che ci avvicina e che rende possibile questa vicinanza senza doversi esprimere a parole.

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Basta una coperta di peluche per diventare un orso; basta sentirsi un po’ orso e rugliare, ruggire, grugnire, fare GRRR, insomma, al posto di parlare. Lo sanno bene i bambini, è una magia che spesso sono loro a insegnarci.

Lo sanno bene anche Gauthier David e Claire de Gastold, l’autore e l’illustratrice di Selvaggio come te, albo edito da Terre di Mezzo a gennaio del 2020, nella traduzione di Maria Bastanzetti.

Selvaggio come te

«Cara Lea, sei invitata alla mia merenda.
Vieni travestita da animale del bosco.
Zach»

Inizia così, Selvaggio come te, con un biglietto recapitato a Lea da un gatto grigio, un invito a una festa per quello stesso pomeriggio. E così, dopo aver passato in rassegna vari travestimenti, Lea decide di diventare Lea Grizzly.

Per andare da Zach deve attraversare il bosco, e non è che travestita da orso faccia meno paura. Infatti, come ogni bosco che si rispetti, ecco uno strano incontro: un bambino! che la guarda e la annusa, le lecca il muso e poi scappa. Lea lo segue e scopre altri bambini, piuttosto selvaggi, che non la notano e nemmeno la ascoltano.

Poi però gli stessi bambini seguiranno lei alla festa di Zach, dove faranno disastri su disastri e pasticci su pasticci: rovesciano il tavolo, le caramelle, rompono i giochi, fanno la pipì sui fiori, salgono sul tetto etc.

interni di Selvaggio come te

Eppure, poi basta un niente per iniziare a giocare tutti insieme, a divertirsi e a capirsi senza parlare.

Quando è il momento della torta purtroppo i bambini corrono via. E scopriremo che non sono semplici bambini. Nonostante siano dei gran monelli e poi al ritorno brontolano e si lamentano… sono animali travestiti da bambini!

E allora chi è selvaggio come chi? L’orso e il bambino che vediamo in copertina e che in qualche modo, ancora prima di leggere la storia, ci incuriosiscono e ci sembrano chissà perché un po’ strambi… nascondono in realtà una bambina e un orso!

Selvaggio come te è un albo che sa di selvaggio, ma l’atmosfera non è spaventosa o violenta, i colori li definirei anzi rassicuranti, a partire dal rosa dei risguardi; sa di selvaggio in una misura con la quale possiamo familiarizzare, se non addirittura riconoscerci – i bambini soprattutto.

Lea e l'orso

È un libro sul riconoscimento aldilà delle differenze; e sul gioco come ponte, come mezzo di comunicazione universale, come un fare, un condividere che ci avvicina e che rende possibile questa vicinanza senza doversi esprimere a parole.

L’intreccio di testo e immagine è variabile da pagina a pagina. Ci sono per esempio illustrazioni più piccole su sfondo bianco per le quali il testo diventa quasi una didascalia.

Ci sono tavole che occupano una pagina intera, come quando Lea è «nel cuore del bosco, minuscola, e corre», o come quella, molto particolare e particolarmente significativa, in cui gli animali (i bambini travestiti da animali) urlano «Basta!» ai bambini che irrompono alla festa facendo disastri. Quest’ultima tavola ha lo sfondo giallo e riporta le teste di tutti e sette gli amici animali (i bambini travestiti da animali), Zach Cervo al centro, con espressione aggressiva: sembrano inquietanti trofei di caccia alla parete, ma con sguardi vivi e severi, e allo stesso tempo i padroni della festa, della casa e delle regole; ed è subito dopo che avviene la svolta, quando i bambini (gli animali travestiti da bambini) si spaventano e «si fanno piccoli piccoli» e Lea Grizzly dà inizio al gioco con un colpetto sulla spalla di Teo Cinghiale.

Selvaggio come te

Le mie preferite però sono le tavole a pagina doppia e senza testo, dove ci si perde a osservare i dettagli del bosco, le foglie, i tronchi.

C’è quella che ci fa scoprire i bambini del bosco (gli animali travestiti da bambini), con una Lea Grizzly che sbuca stupita da un cespuglio: chi gattona nel fango, che mangia radici, chi dondola sui rami alti degli alberi etc.

C’è la tavola rivelatrice che ci mostra la svestizione di quelli che pensavamo fossero bambini: il sentiero grigio in basso che fa da sfondo al testo, le fronde in alto, verdi e blu e viola, e i bambini che sfilandosi parrucche e guanti lasciano fuoriuscire i veri musi, il pelo, chi il becco, le orecchie lunghe del coniglio etc. E c’è la tavola finale, di una serenità magica che sembra quasi possibile: bambini e animali insieme, ciascuno sé stesso, nel bosco in riva a uno stagno, lanterne come lune a illuminare la notte.

Per chi si sente superiore agli animali in quanto uomo, ecco, questo albo è per lui. E per tutti i bambini dai cinque anni in su.

Selvaggio come te
RISPARMI 0,75 €
Selvaggio come te. Ediz. a colori
  • David, Gauthier (Autore)
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