La casa editrice Babalibri ha creato di recente una collana molto riuscita che si pone come ideale proseguimento di quella già fortunatissima dei Bababum (i titoli più amati del catalogo Babalibri in un formatoindica la grandezza, la dimensione del libro, quanto misura da chiuso. tascabile e a un prezzo concorrenziale) e che si rivolge in questo caso ai primi lettori autonomi, differenziando le storie proposte in stampatello maiuscolo e minuscolo.
Sono racconti ben calibrati e scelti con la massima cura per la fascia d’età dai sei e sette anni e si presentano con una veste grafica omogenea (che punta sul giallo e sull’azzurro) e su un formato super tascabile in brossurala copertina del libro è flessibile, morbida. È un tipo di rilegatura più economica rispetto a quella cartonata che risulta facile da portare con sé in ogni momento, per evitare per esempio la diffusa abitudine di dare il cellulare in mano ai bambini durante attese di vario genere.
Due delle storie uscite negli ultimi mesi sono “Viva la vita, Gabì!” di Soledad Bravi, con la traduzione di Maria Bastanzetti e “Il colibrì che salvò l’Amazzonia” scritto da Gwendoline Raisson e illustrato da Vincent Pianina, con la traduzione di Simona Mambrini.
Viva la vita, Gabì!
Il testo è scritto in stampato minuscolo e racchiude quattro brevi storie che hanno come protagonista una bambina di nome Gabì. Ogni scenetta racconta dal punto di vista della bimba diverse piccole esperienze che ciascuno di noi o dei nostri figli può aver vissuto: una domenica in campagna, una vacanza in campeggio con la cattura di una lucertola, la costruzione di una trappola per insetti e l’arrivo di un amico a quattro zampe.
L’autrice riesce a rendere perfettamente il punto di vista fresco e disincantato della bambina e, pur con uno stile semplicissimo, non scade mai nel banale, ma alla fine al lettore sembra invece di aver conosciuto una nuova amica, una coetanea, un personaggio felice e spensierato che vive esperienze nelle quali anche lui si può in qualche modo riconoscere. Le storie potrebbero essere anche dieci e non risulterebbero in alcun modo noiose, infatti Babalibri ha già pubblicato “Che fortuna, Gabì!” e ha in programma il seguito dal titolo “Quanta neve, Gabì!” e non vedo l’ora di sfogliarlo!
Il colibrì che salvò l’Amazzonia
Il volume (scritto in stampato maiuscolo ma adatto anche ai lettori più esperti perché non troppo breve) si ispira ad una leggenda dei nativi americani per spiegare ai bambini cosa significa far parte di una comunità, condividere lo stesso mondo e fare ognuno la propria parte affinché questo venga preservato.
Mai come in questo periodo è importante soffermarsi su questi temi e credo che potrebbe essere davvero una bella idea leggere la storia anche con i ragazzini più grandi di terza, quarta o quinta primaria, per dare il via a delle riflessioni su quanto ciascuno di noi dipenda dagli altri e sia a sua volta interconnesso al mondo circostante.
La vicenda narrata è semplice: gli animali della foresta se ne stanno pigramente a vivere la loro vita quando un giorno il più piccolo di loro, il colibrì, lancia l’allarme perché vede arrivare un incendio. Nessuno gli crede e ciascuno continua ciecamente a fare ciò che sta facendo, ma l’incendio progredisce e la situazione diventa così disperata che è ormai troppo tardi per salvare la foresta.
Gli animali fuggono e si disperano, ma nessuno pensa a muovere un dito finché non vedono il piccolo colibrì raccogliere goccia a goccia l’acqua di un ruscello per cercare di fare la sua parte per spegnere l’incendio: allora capiscono che, se uniscono le forze e ognuno dà il proprio contributo, la loro casa comune potrà in qualche modo avere un futuro.
Si tratta solo di due esempi delle storie interessanti che potrete trovare in questa collana di indiscutibile qualità editoriale. Per gli insegnanti, la casa editrice ha corredato ciascun libro di un dossier pedagogico da scaricare con attività e giochi da fare insieme. Sono andata sul sito a sbirciare un po’ e ci sono delle proposte attinenti e coinvolgenti: per esempio in uno dei racconti di Gabì il suo papà le spiega l’enorme importanza delle api per l’impollinazione di tutto ciò che noi mangiamo e di quanto il loro ecosistema sia stato danneggiato: nel laboratorio Babalibri suggerisce prima una riflessione collettiva su ciò che si conosce delle api e poi la costruzione di un piccolo alveare in cartoncino con l’ape che lo abita, un modo delizioso per decorare la classe ricordando ogni giorno ai bambini l’importanza di questi insetti.
Insomma, spero davvero di avere stuzzicato la curiosità di qualcuno e, visto che quest’anno l’edizione di #Ioleggoperchè è stata posticipata a novembre a causa del covid-19 approfittatene per donare alle biblioteche scolastiche questi libriccini versatili e pieni di sorprese, mancano poche settimane e per le scuole sarà un dono piccolo ma inestimabile!