Le edizioni Feltrinelli Kids hanno di recente riunito in un unico “cofanetto” l’avventurosa trilogia di albi senza paroleAlbo illustrato senza parole (detto anche silent book e wordless picturebook): albo illustrato senza testo, in cui la narrazione è realizzata da Aaron Becker, illustratore e creativo visionario, noto per la sua esperienza nel settore cinematografico e per aver lavorato per studi di animazione rinomati quali Disney e Pixar.
Tutti e tre insieme abbiamo ora i titoli che scandiscono e chiudono il ciclo della storia: Viaggio, il primo e più famoso silent book, quello che dà il via all’esperienza fantastica della bambina protagonista, uscito nel 2014 e rimasto a lungo in cima alle classiche dei più venduti del “New York Times”, Scoperta, del 2015, in cui la ragazzina avrà al suo fianco un alleato pronto a fronteggiare con lei nemici e avversità, e l’ultimo, Ritorno, del 2016, dove troveremo anche un papà impreparato catapultato in questo mondo inimmaginabile e il rientro finale nella realtà, ma profondamente diversi.
Solitudine, noia, genitori troppo occupati nelle loro faccende adulte, una sorella maggiore chiusa in se stessa, ed ecco che la bambina protagonista non trova nessuno disposto a trascorrere del tempo con lei, a giocare con la palla, a far volare un aquilone o a correre veloci sul monopattino.
Intorpidita dal grigiore sonnacchioso delle sue giornate, trova per caso un pastello rosso sul pavimento della stanza (rosso come l’aquilone! rosso come il monopattino e la palla!) e istintivamente lo raccoglie. Come tanti anni fa fece il piccolo Harold con la sua matita viola, anche lei usa il colore come una bacchetta magica e comincia a dar vita a oggetti e luoghi immaginari.
Il primo disegno che traccia e si anima è quello di una porta, che le permette di lasciarsi alle spalle la sua spoglia cameretta e di entrare in un paesaggio rigoglioso e splendente, un mondo che appare subito avventuroso ed elettrizzante.
La matita rappresenta l’estensione della sua fantasia, una via d’uscita dalla monotonia, che le consente di provare intense emozioni e superare ogni limite. Ecco che dalla sua mano prendono forma e consistenza barche, mongolfiere, tappeti volanti… per attraversare fiumi, sollevarsi nel cielo, fuggire da guardie e nemici minacciosi, attraversare in volo la città seguendo la scia di un uccello fatato.
Fino a incontrare una nuova porta, più piccola, incastonata nel tronco di una palma, e nel varcarla ritrovarsi nel mondo reale, insieme a un bambino che impugna un’altra matita magica, di colore viola, e riprendere il viaggio con lui.
È il passaggio dal primo al secondo libro, che annuncia la continuazione dell’avventura, e che vede i due bambini alleati nel tentativo di liberare un re dalla lunga barba fatto prigioniero da cinici soldati. Il loro sarà un percorso a ostacoli alla ricerca di altri colori dai poteri speciali, per riaccendere di luce e speranza la vita che si distende intorno a loro. Una corsa continua verso il futuro, un andare avanti oltre ogni ostacolo e barriera, senza paura e appellandosi alla forza dell’immaginazione.
L’ultima tappa di questo viaggio straordinario comincia con il ritorno della bambina a casa, dove nulla sembra cambiato, a parte lei. La pigra routine della sua abitazione e il silenzio indifferente del padre la spingono a riprendere in mano la sua matita rossa e a passare nuovamente dall’altra parte. Ma stavolta qualcosa desta l’attenzione del papà. Per la prima volta lascia la sua postazione da lavoro e si volta a cercare la figlia. Non c’è. Ha lasciato l’aquilone a terra. L’uomo si alza, va in camera della bambina, vede la porta magica aperta, la oltrepassa e… ha inizio anche per lui il tuffo nell’altra dimensione, stavolta a fianco della sua bambina, finalmente complici e in sintonia, in difesa della libertà e della fantasia.