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Cosa c’è dall’altra parte dell’orizzonte?

Impara ad illustrare e creare fiabe e racconti per bambini. [ADV]

Quali terre e quali sorprese ci sono oltre il confine del visibile?
Una bambina, nata su un’isola in un piccolissimo villaggio di palafitte e pescatori, a stretto contatto con una natura generosa e lussureggiante, cresce interrogandosi su cosa ci sia al di là del profondo mare sulle cui sponde vive e che se, da un lato, rappresenta il limite alla sua esperienza del mondo, al contempo, spalanca il suo desiderio di conoscenza e la sua immaginazione; sin dalla più tenera età, infatti, la bambina ne subisce una potente fascinazione, lo contempla, lo ammira ma soprattutto sogna di attraversarlo, di andare dall’altra parte per scoprire le isole e i tesori che stanno al di là di esso.

La bambina cresce e con lei crescono anche curiosità e determinazione all’esplorazione. Pezzo per pezzo, mette insieme una piccola imbarcazione e organizza la partenza; l’aiutano i suoi genitori, i quali non solo non la ostacolano ma la incoraggiano e le offrono tutto il sostegno morale e materiale di cui ha bisogno:

Hanno dunque inizio le avventure della protagonista, nonché voce narrante, di La spedizione, un albo illustrato che racconta l’epopea di una donna coraggiosa, una navigatrice solitaria, fiera e spavalda, ostinatamente diretta verso l’ignoto orizzonte. Sola, libera e indipendente, finché

La spedizione

testo di Stéphane Servant, illustrazioni di Audrey Spiry, traduzione di Edvige Le Noël,  36 pagine, L’ippocampo 2023, euro 15,90 – Lettura consigliata dall’editore dagli 8 anni

Questo albo è al contempo un mémoire, che racchiude la storia della protagonista raccontata in prima persona, ed anche una sorta di lettera-testamento spirituale che la narratrice lascia al figlio adottivo, come da dedica finale. La font scelta per il testo, non a caso, è un corsivo che simula la scrittura a mano, anche nell’uso libero delle maiuscole, sia nelle iniziali che in intere parole. La scelta del corsivo generalmente viene rifiutata da grafici ed editori perché rende mediamente più faticosa la lettura. Averlo usato, e osato, in questo caso, sembra quindi un’opzione formale funzionale al contenuto. Ciò fa il paio con un’altra scelta grafica che riguarda la rilegatura: la copertina cartonata contiene al suo interno un elegante sketchbook in brossura. Aprendo il libro sembra quindi di trovarsi tra le mani un prodotto manufatto, il quaderno/diario personale con le memorie, gli insegnamenti, e soprattutto l’eredità esistenziale della protagonista/autrice.

Ciò che più colpisce in questo libro è senza dubbio l’apparato illustrativo; le quindici tavole a doppia pagina di cui si compone possiedono una grande potenza, sembra quasi di assistere allo svilupparsi di un film di animazione tanto risultano vivide e in movimento. L’illustratrice integra una certa vaghezza ed esiguità di dettaglio proprie del testo con la rivelazione di moltissimi elementi, sia narrativi sia espressivi, per mezzo delle immagini. Scopriamo, per esempio, dalle illustrazioni il volto e le fattezze della protagonista, vediamo la sua isola natale, il suo villaggio; vediamo il mare e ciò che di terrificante e magnifico esso contiene; assistiamo a sprazzi delle sue avventure, dei suoi incontri, delle sue tribolazioni e vediamo anche il bambino che diventerà suo figlio, un cucciolo d’uomo, biondo e chiaro di pelle, in tutto e per tutto alter ego della madre adottiva.

La spedizione è un albo dal forte impatto visivo, che, come le onde di cui narra, travolge e immerge nei suoi colori e nel loro movimento vorticoso e vibrante anche nella quiete; possiede un grande afflato sentimentale, la vicenda narrata, anche per come è narrata, è un esplicito inno alla libertà, al coraggio, all’amore genitoriale e, più in generale, a quello per la vita in senso lato, con il suo ciclo di partenze e approdi, di incontri e congedi, che trova il suo senso non nelle mete raggiunte ma nel viaggio percorso.

Stanca, esausta,
mi sono sdraiata sulla spiaggia,
E HO CHIESTO al mio piccolo,
Divenuto ormai GRANDE: siamo arrivati?
[…]
Non ha risposto, mi Ha preso per MANO
e ha intonato il canto del marinaio.
Allora ho capito cosa cercavo da SEMPRE:
[…] il tesoro nascosto,
Non era l’orizzonte
ma il viaggio compiuto,
erano i Genitori, gli AMORI,
il mio Bambino,
l’avventura di tutta una VITA.

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La spedizione
  • Servant, Stéphane (Autore)
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