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Una dolce storia della buonanotte nel mondo-bosco con Grande Riccio e Piccolo Riccio

Impara ad illustrare e creare fiabe e racconti per bambini. [ADV]

Britta Teckentrup non è solo una grande illustratrice a servizio della divulgazione, e penso a questo proposito a titoli come L’uovo, Di corvi e cornacchie e altri; è anche profonda indagatrice di emozioni e di attimi, e adesso penso a titoli come Il mondo è rosso, sulla rabbia, e Grande Riccio e Piccolo Riccio – Aspetta un attimo! Vorrei parlarvi proprio di quest’ultimo.

Grande Riccio e Piccolo Riccio – Aspetta un attimo!

testo e illustrazioni di Britta Teckentrup, traduzione di Francesca Romanini, 32 pagine, formato 21 x 28 cm, bohem press Italia. – Lettura consigliata dai 3 anni

Grande Riccio e Piccolo Riccio, copertina

I risguardi dell’albo sono di un arancione scuro leggermente spruzzato di rosso: è con questo colore caldo che veniamo accompagnati nel mondo-bosco al tramonto, un tramonto che poi si fa sera e infine notte, una notte blu stellata e viva. Si tratta infatti di una dolce storia della buonanotte, costruita da un concatenarsi di attimi (quelli del titolo), tenuti insieme da un dialogo a due (Grande Riccio e figlioletto), sostenuto dal coro creato tutto intorno dal mondo-bosco. E dico mondo-bosco perché è il piccolo mondo del Piccolo Riccio ma allo stesso tempo sembra tanto grande e vivace e al suo interno diversificato.

Succedono cose oltre la tessitura delle parole, fatti grandi o minimi ma comunque meravigliosi, degni dell’attenzione dei ricci; succede la vita costante di un bosco, che ci viene suggerita dalle illustrazioni di Britta Teckentrup.

"Aspetta un attimo, Grande Riccio!", esclamò Piccolo Riccio

Per esempio in una delle prime tavole, quando Piccolo Riccio e Grande Riccio si siedono a osservare il sole che scompare, sopra di loro si allunga uno scoiattolo che sta saltando tra due alberi; ci sono anche insetti e pipistrelli, il rosso e oro del tramonto, e i due ovali vicini dei ricci.

Quando il sole è tramontato del tutto, il colore predominante diventa il blu, bucato dal bianco luminoso della luna, mentre azzurro e violetto è lo sfondo del testo; leggerissimi sembrano alcuni fiori e le farfalle.

Però quando arrivano allo stagno, il mondo-bosco è verde e grigio, abitato da pesci e rane, libellule e lucciole. Intanto, a passi lenti, si avvicinano a casa.

Su tutte le tavole c’è come una patina di opaco che le rende lontane, antiche e forse magiche, resistenti.

Piccolo Riccio era scomparso nell'erba alta

Grande Riccio e piccolo Riccio – Aspetta un attimo! è un albo dal doppio movimento, o dal doppio sguardo, perché si concentra sul rapporto intimo tra genitori e figli, in un momento della giornata di calma e dolcezza, e allo stesso tempo si estende ad abbracciare la bellezza che ci circonda, come un invito o anche un rito.

Si tratta della più classica delle storie della buonanotte, la sua struttura non ha davvero niente di sorprendente: è tardo pomeriggio, è ora di tornare a casa, ma Piccolo Riccio sembra non essere stanco. L’invito di Grande Riccio viene ripetuto più e più volte, eppure il Piccolo sembra essere tanto curioso da non avvertire il sonno. Piccolo Riccio vuole osservare quello che succede, i cambiamenti di luce, la luna, ascoltare i suoni della sera, salutare gli altri animali, annusare il profumo dei fiori.

Grande Riccio è naturalmente ammirevole nella sua pazienza. Se volessimo analizzare il suo atteggiamento, generalizzando anche aldilà della situazione, è un genitore vigile e paziente, una presenza, un porto sicuro; lo osserva riducendo al minimo gli interventi, facendo in modo che questi siano inviti più che ordini.

Questo non è l’unico albo di Britta Teckentrup ad avere Piccolo Riccio e Grande Riccio per protagonisti. Sempre bohem press ha pubblicato proprio questo settembre Grande Riccio e piccolo Riccio – Lo so fare anch’io, un albo sull’autonomia, la voglia di sperimentare e la fiducia nelle proprie capacità. Inoltre, è disponibile nell’edizione tedesca un terzo episodio dal titolo Der große und der kleine Igel –  Ich hab doch keine Angst (Grande Riccio e Piccolo Riccio – Non ho paura, traduzione mia) sul tema della paura; come gli altri albi incentiva il meccanismo di immedesimazione del bambino con Piccolo Riccio e la storia può funzionare da stimolo al dialogo.

Grande Riccio e Piccolo Riccio osservano il cielo stellato
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