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La storia del coccodrillo Rocco finito nella buca

Avete presente l’immagine di Alice che nuota nella pozza delle sue stesse lacrime insieme al Topo? La riporto qui a seguire, tratta da La mia prima Alice (l’illustrazione è di Sir John Tenniel, il testo di Lewis Carroll, la sua versione più breve per bambini da 0 a 5 anni, ne abbiamo parlato qualche anno fa).

Questa è l’immagine che mi accompagna al termine della lettura di Rocco, di Andrés Lopez, che nell’edizione messicana originale si intitola Croco. In italiano vengono quindi mantenute il suono duro e la brevità del nome. E ovviamente Rocco è un coccodrillo.

Rocco

di Andrés López, edito da RAUM Italic, 2023.

In copertina lo incontriamo mezzo a mollo nell’acqua, tra rive verdi scure rigogliose, erbe, arbusti, piante, fiori. I risguardi invece sono sul rosso scuro con riflessi a tratti bianchi, pagine squamate come la pelle di Rocco.

Prima lo vediamo da lontano, quindi, poi da vicinissimo, e poi lo mettiamo a fuoco seguendolo nei suoi spostamenti.

Nelle prime righe ci viene presentato così:

“Rocco era un coccodrillo
che nuotava come un coccodrillo,
si muoveva come un coccodrillo
e mangiava come qualsiasi altro coccodrillo…”

Questi suoi spostamenti in cerca di cibo in realtà durano ben poco, perché subito si trova nel mezzo di una sventura: cade in una buca e non riesce a uscire.

È una storia piuttosto semplice e breve. La lettura procede svelta per via del fatto che lo svolgimento ci incuriosisce e che il testo consta di poche righe per tavola.

Il formato dell’albo è 22,5 × 15 cm e va letto in verticale: la pagina inferiore è dedicata alla buca, con Rocco e i suoi plurimi tentativi di uscita, ed è qui che si trova anche il testo, in alto, sullo sfondo grigio-verde della buca; nella pagina superiore si muovono gli altri animali e mano a mano si riempie di nuovi colori e personaggi, il serpente, gli uccelli, le scimmie (chissà se erano amici da prima o li ha trovati nel momento del bisogno). È come un’inquadratura fissa su un luogo nel quale i personaggi entrano, cambiano, si muovono.

I colori sono scuri e opachi, in prevalenza fin dall’inizio verde scuro, rosso scuro, marrone.

Sarebbe un esperimento interessante provare a leggere l’albo come se fosse un silent book, indovinando cioè i dialoghi senza leggerli nel testo, solo da come i personaggi interagiscono nella successione delle tavole.

C’è molta coerenza tra testo e immagini.

Il testo va a mio parere a evidenziare il tema portante dell’albo, che è un tema serio e sfaccettato ed è (questa la mia lettura, ci possono essere ovviamente altri spunti) l’identità. Rocco è un coccodrillo che fa tutto come un coccodrillo e all’improvviso si trova in pericolo. Allora dopo aver provato e riprovato a suo modo, inizia a seguire i consigli degli altri animali, che però non funzionano per lui. Ognuno ha le sue proprie caratteristiche e di conseguenza il suo punto di vista specifico. Se per loro è facile uscire dalla buca (e noi crediamo alla loro buona volontà e buona fede, lo vogliono davvero aiutare a uscire dai guai, non lo stanno prendendo in giro), per il coccodrillo non è così.

Quando Rocco smette di imitare gli altri animali in preda allo scoraggiamento, allora sì che succede qualcosa, qualcosa di magico e disperato insieme. Piangendo crea una pozza enorme che si alza e si alza e lo porta su, liberandolo. Ecco qui l’immagine di Alice che nuota nelle sue proprie lacrime. Per il coccodrillo, però, è un’immagine di salvezza.

Ed ecco poi l’ironia del gran finale. Come si salva l’animale? Rocco si salva tornando a fare quel che sa fare meglio, ovvero il coccodrillo. E cosa fanno molto bene i coccodrilli? Facile, no?! Lacrime di coccodrillo.

RISPARMI 0,88 €
Rocco. Ediz. illustrata
  • López, Andrés (Autore)
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