Molte donne in attesa del loro secondogenito, per “preparare” i figli all’arrivo del fratellino o della sorellina, cercano aiuto in un libro per bambini che tratti l’argomento. Anch’io l’ho fatto quando aspettavo Andrea. E nella mia ricerca di albi non didascalici, banali o semplicistici, ne ho selezionati alcuni che ho trovato particolarmente piacevoli e convincenti. Li ho sfogliati, li ho letti e riletti con attenzione, e ho scelto i miei preferiti.
Il primo ve lo racconto in un post a sé: È in arrivo un bambino: scopri questo libro speciale
Gli altri li trovate nell’elenco che segue e che aggiornerò di volta in volta per far spazio alle novità più interessanti.
Arriva un fratellino: libri sull’argomento
Fra le mie braccia
Émile Jadoul, trad. Tanguy Babled, Babalibri, 2016
Finalmente! Mattia, il fratellino di Leone, è arrivato. Il tempo dell’attesa è finito, mamma pinguino non ha più il pancione, tutto è andato bene e il bimbetto dorme beato nella sua culla. Ma ben presto un dubbio agita Leone: dove lo metteremo quando crescerà?
Leone non vuole rinunciare a ciò che si è guadagnato di diritto: non in camera MIA!; non sulle ginocchia di mamma, dove c’è spazio solo per ME; non sulle spalle di papà, che sono troppo in alto per un bimbo piccolo… Insomma, nessun posto sembra adeguato per Leone, che ha paura di perdere l’affetto e l’esclusività del suo rapporto con mamma e papà.
A dispetto del suo nome, che lo vorrebbe forte e spavaldo, Leone si sente invece insicuro e timoroso per questo nuovo equilibrio familiare. Come tanti “primi figli”, abituati a essere il centro dell’universo dei loro genitori, è costretto a scendere dal piedistallo e a condividere il posto d’onore nel cuore di mamma e papà. Quanto ci impiegherà ad accettarlo? Quali strategie elaborerà per “digerire” il nuovo arrivato?
Émile Jadoul, autore davvero vicino al sentire dei bambini, con un talento particolare nel cogliere le tante sfumature della primissima infanzia, “risolve” il cruccio del pinguino grande con un finale poetico, dolce e spontaneo (che è bene scopriate da soli).
Una storia fatta di poche parole, di disegni semplici e di tanta sensibilità.
Aspetto un fratellino
di Marianne Vilcoq, traduzione di Federica Rocca, Babalibri
Uno dei libri più conosciuti e apprezzati sul tema, da diversi anni. Ha un formatoindica la grandezza, la dimensione del libro, quanto misura da chiuso. stretto e alto con pagine che si aprono a finestrella per rivelare quello che è racchiuso nella pancia della mamma.
L’intero albo mostra le due figure (madre e figlia) che dialogano una di fronte all’altra. Una pagina dopo l’altra, però, ci accorgiamo che il tempo è passato, perché il ventre della mamma cresce sempre più.
Camilla osserva la mamma combattuta, fa domande, si interroga sul perché di quella novità. Non è contenta… Anche lei è piccola. E poi si chiede cosa faccia quel bimbetto nel pancione tutto il giorno.
A ogni suo commento e osservazione è associata la reazione del piccolino nel grembo che, evidentemente, “sente” tutto quello che sta succedendo e “prova” quello che prova la sorellona.
E’ proprio questa vicinanza emotiva, rappresentata graficamente in modo funzionale e diretto, a piacermi particolarmente di questo libro. Il suo essere a misura di bambino, originale, dolce e immediato.
Io e il mio bebè
Emma Dodd, Gribaudo
E’ stato regalato a mia figlia per il suo terzo compleanno dalla nostra cara libraia Paola. La bambina vive in prima persona la sua esperienza con il bebè in arrivo. Il bebè è il suo, come recita la copertina(o prima di copertina): la facciata di presentazione del libro, in cui compare un’illustrazione, il titolo e generalmente il nome.
Si tratta di un colorato albo cartonatoSi intende un libro fatto di pagine “cartonate”, ovvero spesse e robuste, più resistenti rispetto ai libri tradizionali fatti di di formato quadrato, grande, con le caratteristiche immagini tondeggianti e positive di Emma Dodd.
Vediamo la bimba protagonista mentre si prende cura della sua bambola portandola a passeggio, dandole il biberon, cambiandole il pannolino. Ma in realtà sarà la “nostra” piccola in ascolto a compiere tutte queste attività: sollevando un’aletta di cartone, tirando un lembo della pagina, ripiegando dei morbidi inserti in stoffa.
Un semplice libro-giocoLibro che si basa sul gioco, che richiede l’intervento attivo del bambino, il quale è chiamato a fare, a interagire dove i tagli e le fustellature che permettono di interagire con le pagine sono resistenti e fluidi, privi di intoppi. Un albo che permette ai bambini di vestire i panni della mamma, gioco irresistibile in tutte le latitudini.
C’è un bambino nella pancia della mamma?
Stephanie Blake, traduzione di Federica Rocca, Babalibri
Una delle storie più riuscite sul tema “arriva un fratellino“, che conserva la freschezza e l’irriverenza propria di tutte le vicende che ruotano intorno al famoso coniglietto di Caccapupù.
In questa “puntata”, Simone riceve dai genitori un annuncio solenne: lui e Gaspare avranno presto una sorellina o un fratellino. Dopo un’iniziale indifferenza, sulla strada di scuola Simone chiede a bruciapelo al papà: “Come si fanno i bambini?“, e il piccolo Pappamolla gli fa l’eco.
Imbarazzato e colto alla sprovvista, il padre prende tempo: “Vi spiegherò stasera“. Ma il primogenito adesso ha un chiodo fisso e anche a scuola non riesce a pensare ad altro. Rivolge la stessa domanda all’amica Lulù… magari lei saprà come nascono i bambini.
E infatti Lulù una spiegazione gliela dà, molto particolareggiata. Non proprio esatta e comprensibile, con qualche omissione e parecchi errori, ma sicuramente colma di dettagli sbalorditivi (come quello che i bimbi escono dalla patatina della mamma).
Appagato dalla delucidazione offerta dall’amica, Simone ora ha tutto chiaro, anche la storia dei semi e del pisellino. E una volta rientrato a casa, sarà lui a tranquillizzare il papà sulla questione.
Fratellino in arrivo
Lucia Panzieri, Samantha Enria, Lapis
Anche questo libro comincia con la notizia di un fratellino in arrivo. A differenza dei titoli visti finora, però, il primogenito ne gioisce da subito. Il tono della storia è apertamente sereno e spensierato, basato su allegri doppisensi e fraintendimenti.
Il futuro fratellone racconta di quanto la mamma sia buffa, felice, piena di vitalità, pervasa da una voglia matta di mangiare zucca in tutte le salse perché vorrebbe che il nascituro avesse i capelli rossi e le lentiggini.
Un giorno il bambino fa però un sogno strano: c’è il rischio che il bebè, a causa di tutte quelle zucche ingerite dalla mamma, diventi presto una zuccavuota. E lui non può certo permetterlo! Inizia dunque a escogitare un piano infallibile per assicurarsi che il fratellino in arrivo sia intelligente, forte e colto… tutto fuorché zuccone.
Un racconto fantasioso e agile, che non pone l’accento su eventuali gelosie, recriminazioni e rivalità, ma unicamente sull’entusiasmo di un ragazzino sereno, pronto ad accogliere la vita che verrà preparandosi nel modo migliore.
Il pancione della mamma
Jo Witek, Christine Roussey, A. Marcigliano (Traduttore), Gallucci
Un albo di qualche anno fa che continua a convincere per grazia, eleganza, delicatezza. Una bambina parla con il suo fratellino al di là della pancia: premurosa e sensibile, lo informa di quello che sta accadendo lì dentro e di quello che troverà una volta uscito fuori.
Lei, che lo aspetta impaziente, usa parole gentili e rassicuranti. Compone rime ispirate e romantiche per consolarlo e coccolarlo al ritmo della sua voce. Nel frattempo sbircia dentro il grembo materno attraverso discrete finestrelle e luminose aperture.
Tante le metafore visive di cui godere: il pancione si trasforma, agli occhi della bimba, in mare, in albero, in nido, in casa accogliente…
L’albero dei bambini
Sophie Blackall, Gallucci, 2015
L’ultimo titolo di questa selezione è una novità editoriale e intende spronare gli adulti a offrire una risposta schietta e rilassata al quesito che sorge spontaneo in tanti bambini nel momento in cui scoprono che avranno un fratellino o una sorellina: “Da dove vengono i bambini?”.
Anche il ragazzino protagonista se lo domanda. O meglio, lo chiede a tutti quelli che incontra: ai genitori, alla ragazza che lo accompagna a scuola, alla maestra, al nonno, al postino… E se mamma e papà sono troppo occupati per rispondergli, tutti gli altri forniscono spiegazioni sempre diverse, più o meno poetiche, inventate, sommarie, strampalate.
La confusione del bambino è massima, così come la sua voglia di capire.
Saranno alla fine il padre e la madre, com’è giusto che sia, a colmare la sua sete di conoscenza. Senza più fretta gli racconteranno, in modo semplice e onesto, la storia millenaria dell’incontro di un ovulo con uno spermatozoo.
Alla fine del libro una pagina è riservata a una serie di suggerimenti per rispondere alle domande più comuni dei piccoli su questo tema.
Per ultimo, il più bello di tutti:
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