La balena della tempesta, Sulla Collina

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Ho aspettato troppo tempo a parlarvi di questi due libri che in tanti hanno raccontato e lodato. Sono i due lavori del talentuoso autore e illustratore inglese Benji Davies, pubblicati in Italia da EDT, marchio di Giralangolo.

cover dei libri La balena della tempesta e Sulla collina

La Balena della Tempesta e Sulla Collina (quest’ultimo scritto da Linda Sarah, tradotti entrambi da Anselmo Roveda) accendono i riflettori su due protagonisti: i bambini, con le loro emozioni travolgenti, e la natura, rappresentata in tutta la sua forza e fierezza.

La balena della tempesta

Nico è un bambino quieto e sensibile che vive in riva al mare con il suo papà e sei gatti. Una vita solitaria, la sua, da “grandi”, perché è costretto a passare tante ore da solo mentre il padre pescatore è fuori per lavoro.

La sua casetta di legno è nulla rispetto all’immensità del mare che si apre al di là della finestra, la distesa di sabbia dorata, il cielo terso e luminosissimo.

Durante una delle sue passeggiate sulla rena, il mattino seguente a una terribile tempesta, Nico fa una scoperta straordinaria: avvista un cucciolo di balena sulla riva, portata fin lì dal mare.

Nico scorge la balena

Dopo qualche istante di esitazione, il bambino si affretta ad aiutare la balena, la bagna con dei secchi d’acqua e la trascina aiutandosi con un carretto fino a casa. Fa di tutto per farla sentire a suo agio, la mette nella vasca da bagno, le racconta della sua vita, le porta da mangiare.

La tratta da amica. È stupendo avere un’amica.

Nico parla con la balena

Ma Nico sa che non è giusto tenere una balena in una vasca da bagno… e sa anche che suo padre si arrabbierà quando la vedrà.

Dolce, affettuoso, maturo, profondo. Come non voler bene a questo bambino che dimostra un coraggio e una sensibilità fuori dal comune?

Il papà non lo sgriderà, e ricaverà da questa esperienza una lezione importante. I due, insieme, faranno ciò che è necessario e usciranno rinforzati nella loro unione.

Nico e il papà riportano la balena in mare

Una storia scritta con cura, con testi asciutti e credibili, illustrata in modo superbo, con tavole ampie a doppia pagina che restituiscono l’incanto e la luminosità di paesaggi marini aperti e selvaggi.

La balena smarrita ritroverà la sua mamma, così come Nico recupererà il rapporto con il papà.

Sulla Collina

Uto e Leo sono grandi amici, ogni giorno vanno sulla collina trasportando due scatole di cartone, e lì si trasformano in re, soldati, pirati. Corrono, navigano, stanno in silenzio ad ammirare i cambiamenti della valle. Il loro ritmo a due è un tesoro che li rende ricchi e invincibili.

Uto e Leo sulla collina

Ma che succede se, inaspettato, si avvicina un altro bambino che, trascinando una scatola di cartone, chiede timidamente di unirsi a loro? Due amici possono, come se niente fosse, diventare tre?

Samu arriva

Leo sorride e gioca con Samu, il nuovo arrivato, Uto invece si sente strano.

Delusione, rabbia, tristezza, sono tanti i sentimenti che lo scuotono e che gli fanno dire: “Non salirò più sulla collina”.

Sulla Collina Uto calpesta la scatola

Mentre la storia incalza, e Uto si allontana, noi sentiamo di capirlo. Quante volte nella vita abbiamo conosciuto la gelosia? E i bambini quante volte ne vengono travolti? La nascita di un fratellino che riceve le attenzioni di mamma e papà, l’arrivo di qualcuno che sembra più amato e benvoluto dagli altri, un amico più fortunato, più bello, più più più

Per superare la gelosia c’è bisogno di tempo, di riflessione, di tranquillità. Spesso di un buon amico che sa come prenderti e farti ragionare. Per fortuna Uto ce l’ha, è Leo, che non ha mai smesso di volergli bene e che trova il modo di trasformare quel bellissimo e invidiabile ritmo a due, in un nuovo, diverso e altrettanto prezioso ritmo a tre.

il nuovo ritmo a 3Una storia che vuole apertamente soffermarsi su un particolare stato d’animo, noto a tutti, cercando poi di renderlo riconoscibile e accettabile ai bambini.

I testi mi sembrano meno efficaci rispetto a La balena della tempesta; in alcuni punti un po’ enfatici. Un dire troppo e in modo troppo verboso. Ho avuto modo di leggere la versione originale inglese e ho notato che si è trattato di una scelta precisa dell’autrice, non di una mancanza nella traduzione italiana (che ho trovato invece molto precisa).

Detto ciò, va comunque dato merito alla scrittrice di aver usato un’espressione calzante, che caratterizza fortemente l’albo, e rimane viva nella mente di chi legge (e ascolta): “il loro ritmo a due”.

Sulla collina ha vinto il Premio Nati per Leggere 2016, sezione “Nascere con i libri”!

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