Anche quest’anno ritorno dalla mia due-giorni alla Fiera del Libro di Bologna con la sensazione di non aver fatto abbastanza, visto abbastanza, seguito abbastanza, incontrato abbastanza.
Al solito, il lunedì è stato il giorno del viaggio iniziato all’alba, dell’euforia mista alla stanchezza, della scoperta casuale e di tutto un po’. Il martedì è stata la giornata della ricognizione, del giro più strutturato, delle “cose da vedere assolutamente”, degli appunti, delle fotografie e dei saluti a metà pomeriggio per ritornare di corsa a prendere il treno. Nel mezzo, tanti incontri, abbracci e strette di mano.
A questo mio sintetico post di resoconto, seguirà quello di Daniela che per la prima volta ha partecipato alla Fiera del Libro e sta preparando un articolo dal taglio molto peculiare che io stessa non vedo l’ora di leggere.
Premessa: non intendo riportare minuto-per minuto la mia esperienza in Fiera, ma soffermarmi sui momenti più significativi e sulle iniziative che mi hanno coinvolto maggiormente.
Presentazione del libro “La mia famiglia”
Appena giunta in fiera con le mie compagne di viaggio ci siamo catapultate alla presentazione del libro “La mia famiglia” scritto da Gianna Braghin e illustrato da Vessela Nikolova (editore Bacchilega Junior). Il testo, letto con la consueta maestria da Alfonso Cuccurullo e arricchito dagli interventi puntuali del professor Livio Sossi, ha fatto nascere un interessante dibattito sul valore del linguaggio verbale, una scrittura che riflette il pensiero, è libera come la parola parlata, fa sue le caratteristiche del registro orale e si concede inflessioni gergali.
“La mia famiglia” è una storia attuale e credibile che si sintonizza sulle sensazioni provate dal bambino protagonista, alle prese con un compito in classe impegnativo: disegnare la propria famiglia. Ma come si fa a rappresentare una famiglia allargata con due mamme, due papà, fratelli acquisiti, cugine grandi e belle, bisnonni con la badante e anche un cagnolino? Un albo pieno di cuore, di umorismo e di personalità, come le tavole fantasiose e dall’effetto sognante, tenue, realizzate della giovane illustratrice.
Finalisti del Premio Andersen
Alle 13,30 al Caffè degli Illustratori si è tenuta la presentazione dei libri finalisti del prossimo Premio Andersen 2015. I vincitori nelle varie categorie saranno proclamati sabato 23 maggio a Genova al Museo Luzzati, ma intanto ho fatto i salti di gioia nel vedere alcuni titoli molto amati in lizza per il premio, come Piccolo Elefante cresce, La città che sussurrò, L’albero, “Oh, i colori!“.
Qui potete sbirciare tutti i finalisti annunciati.
Fra gli stand della Fiera del Libro di Bologna
Ciò che più amo fare alla Fiera del Libro di Bologna è perdermi fra gli stand degli editori, ovvero perdermi fra i libri. Anche quest’anno l’ho fatto, in un ping pong serrato fra proposte italiane e straniere.
Mostra degli illustratori
La mostra degli illustratori raccoglie oltre 300 illustrazioni selezionate fra 15.000 inviate da 3000 candidati provenienti da tutto il mondo, realizzate da illustratori emergenti, già pubblicati, studenti, artisti di fama consolidata o debuttanti. Quest’anno l’ho seguita (insieme a una folla di persone) sotto la guida di Anna Castagnoli, che si è soffermata sulle tavole secondo lei più valide e ha fornito spiegazioni legate allo stile, alla composizione, all’uso del colore, alla forza narrativa…
E’ stato gratificante rendermi conto di comprendere e condividere i suoi ragionamenti, forte della mia frequentazione al corso che ha tenuto qualche tempo fa a Milano “Capire come funziona l’album illustrato“.
Le illustrazioni della mostra sono state raccolte nell’Illustrators Annual, pubblicato dalla casa editrice Corraini. Il Premio internazionale di illustrazione dedicato a un artista sotto i 35 anni è stato assegnato quest’anno a a Maisie Shearring, inglese classe ’91, che ha ricevuto in premio 30mila dollari e l’incarico di illustrare un albo pubblicato a cura del Gruppo SM, che verrà presentato nell’edizione 2016 della Fiera in cui Maisie Shearring vedrà realizzata una sua mostra personale (qui un articolo di approfondimento su Maise Shearring).
Ubicata al Centro Servizi, in uno spazio poco distante dalla Mostra degli illustratori, ho potuto ammirare i volumi della cosiddetta Vetrina Magica, ovvero i libri che dal 1966 hanno ricevuto il BolognaRagazziAward, il premio più importante della fiera, che è assegnato ai migliori libri dal punto di vista del progetto grafico ed editoriale. Una preziosa collezione che aiuta a capire anche l’evoluzione del gusto e degli stili in questi 50 anni. (Qui trovate i vincitori del 2015).
Dibattito: mercato-letteratura-bambini, c’è qualcosa in comune?
Non sono riuscita a prendere parte alle tante iniziative che mi ero prefissata. Ce l’ho fatta però a seguire il dibattito che si è tenuto al Caffè degli Autori sul tema “Quanto la letteratura per bambini e ragazzi è oggi influenzata dalle dinamiche commerciali”?
Teresa Porcella, chiamata a intervenire sulla questione, ha confermato lo schiacciante potere del comparto commerciale nella definizione delle linee editoriali e ha messo in rilievo alcuni nodi critici:
- l’iper-produzione, con migliaia di novità che escono ogni mese provocando un affollamento sugli scaffali delle librerie, problematiche di gestione, di spazio, di costi e un corto circuito nel sistema distributivo.
- la vita breve di molti titoli, che resistono pochi mesi e finiscono per essere soppiantati dai nuovi.
Altre caratteristiche del mercato editoriale per l’infanzia emerse durante il dibattito sono: i grandi editori tendenzialmente non si preoccupano di una progettazione di qualità e a lungo termine, ma preferiscono il guadagno immediato; i piccoli editori curano di più il catalogo e, per la loro stessa sopravvivenza, si impegnano a realizzare libri che devono durare più di 6 mesi sugli scaffali.
Al padiglione 22
Le ultime due ore della mia permanenza alla Fiera del libro di Bologna le ho trascorse nella grande libreria internazionale allestita nel padiglione 22, che durante il weekend del 28 e 29 marzo è stato aperto anche alle famiglie, ai bambini e ai non addetti ai lavori, registrando oltre 22mila spettatori.
Un’ubriacatura di titoli, per lo più stranieri, esposti sui bancali per argomento, e le suggestive pubblicazioni dedicate ad “Alice nel paese delle meraviglie” che si sono succedute nel corso del tempo (raccolte nell’ambito della mostra Alice nei libri, realizzata con la collaborazione della Cooperativa Culturale Giannino Stoppani).
E i libri italiani?
Noterete una strana mancanza in questo mio report: i libri per bambini italiani che ho acquistato in Fiera o che ho deciso di acquistare in futuro. Giusto! Ma ho deciso che ve ne parlerò più in là, uno alla volta, perché meritano recensioni e descrizioni accurate che preparerò via via nei prossimi mesi.
Finiscono qui le mie briciole dalla Fiera del Libro di Bologna 2015. Spero di essere riuscita a trasmettere almeno un po’ di quella sana euforia che si respira in questi pochi giorni attesi tutto l’anno.
Grazie ad Anna Pisapia per questa foto che mi ritrae insieme alle mie infaticabili e affiatate compagne di avventura.