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Una storia sul valore della gratitudine e dello stare insieme

Impara ad illustrare e creare fiabe e racconti per bambini. [ADV]

Quanto è importante il valore della riconoscenza? Questa potrebbe essere la domanda chiave del tenerissimo illustrato, pubblicato prima di Natale 2020 da Babalibri, che si intitola “Julian e la volpe”: scritto e illustrato da Joe Todd-Stanton, e tradotto in italiano da Cristina Brambilla.

Julian e la volpe

Julian è un topolino che vive solo e crede di essere felice così, poiché il contatto con gli altri lo spaventa, lo irrita e in generale lo mette a disagio. Si è costruito un mondo solitario nel quale non ha bisogno di nessuno e vive in pace.

il mondo solitario del topolino

Una notte però una volpe penetra nella sua tana e non lo divora esclusivamente perché resta incastrata malamente nel buco di ingresso e non riesce ad arrivare alla preda.

I due sono costretti a trascorrere un po’ di tempo insieme (è notte e Julian non può uscire fino al mattino per provare a liberarla) ed entrambi escono un po’ dai loro schemi: la volpe, suo malgrado, è necessariamente obbligata a chiedere aiuto, quindi deve abbandonare il suo atteggiamento aggressivo, e il topolino deve invece imparare a fidarsi di lei, se vuole che la situazione si risolva in qualche modo.

la volpe rimane incastrata nella tana

I due condividono qualche bacca e qualche frutto e chiacchierano facendo amicizia. Quando il mattino dopo Julian riesce a liberare quella che ormai è un’amica, la volpe lo ringrazia mantenendo la parola data di non mangiarlo e di non infastidirlo più.

Tutto sembra tornare alla normalità, ma nel cuore di Julian qualcosa è cambiato: ha scoperto infatti che non è così male avere qualcuno con cui parlare e che la sua vita non è così perfetta in solitudine.

la volpe e il topolino fanno amicizia

Una notte, mentre torna nella sua tana, un barbagianni affamato lo punta e sta per divorarlo quando la volpe corre inaspettatamente in suo soccorso. Il salvataggio è esilarante e alla fine la volpe sentenzia che in questo modo sono pari: ognuno ha salvato l’altro. Queste esperienze vissute insieme fanno però nascere fra loro un profondo legame e da quel giorno anche due esseri così apparentemente incompatibili si faranno reciproca compagnia come due veri amici.

La storia (che ha una quarantina di pagine illustrate, ma per il linguaggio semplice e sempre riferito all’immagine sottostante si presta a tutta la fascia di lettori della scuola materna) mi ha ricordato quella di “Un topolino per amico” di Bonnie Becker, nella quale un orso burbero tiene il mondo fuori di casa e un piccolo topolino chiacchierone riesce a far breccia nel suo cuore indurito dalla solitudine. In “Julian e la volpe” i due ruoli si invertono perché in questo caso è il topolino il soggetto che si chiude al mondo, ma sono entrambe storie di grandi amicizie fra personaggi apparentemente incompatibili e in più, come dicevo all’inizio, si aggiunge il tema della gratitudine.

Julian e la volpe

I bambini conoscono il valore della riconoscenza?

Devo dire che non ne sono così certa: se ci pensiamo bene, nella società di oggi ci sono ben poche occasioni nelle quali ci si può aiutare gli uni con gli altri, i nuclei famigliari sono molto più chiusi in loro stessi e impegnati a sopravvivere fra mille impegni, ma l’aiuto reciproco e il ringraziamento per quell’aiuto sono a mio avviso valori che non vanno assolutamente dispersi e che vengono tramandati con l’esempio. Sentirsi in debito verso qualcuno che ci ha fatto un favore o ci ha tirato fuori da una situazione spinosa è qualcosa che crea un legame con quella persona, qualcosa che può trasformarsi in amicizia o farla crescere se questa è già presente.

Questa storia splendidamente illustrata (la pagina dedicata alle tane sottoterra mi ha ricordato la casa dei Barbapapà o il mondo fantastico di Boscodirovo) credo renda perfettamente comprensibile anche ai piccoli il legame di cui parlo.

Non è quindi soltanto una tenerissima storia di amicizia, ma si presta a tutto un mondo di osservazioni sui pregiudizi, sull’istinto che può essere vinto dalla ragione e dai sentimenti, sull’accettare l’aiuto e prestarlo in caso di bisogno e sul fatto che noi abbiamo bisogno degli altri per stare bene: direi che questa maledetta pandemia ce lo ha ampiamente dimostrato!

Indubbiamente fra i tanti bellissimi illustrati che escono ogni anno “Julian e la volpe” spicca per la sua grazia ed è destinato a diventare uno di quelli che non possono mancare nella biblioteca di quei bimbi i cui genitori si preoccupano di scegliere storie che fanno crescere: è già da diversi mesi che in libreria occupa un posto speciale nello scaffale e credo ci resterà ancora a lungo!

la volpe e il topo chiacchierano
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