Ecco un’altra scoperta di questi ultimi giorni che mi piace da matti. Un libricino esaltante per le infinite occasioni di gioco, riflessione e coinvolgimento che regala ai bambini piccolini (io lo proverei già a partire dai 18 mesi). Un albo ingegnoso e imprevedibile che come una scatola magica racchiude tesori tutti da scoperchiare.
Sì lo so, sono particolarmente euforica nel parlarvene, ma è quello che mi succede quando un’idea mi convince in pieno, quando il progetto che sta dietro alla nascita di un albo e che lo caratterizza in modo così chiaro e definito, mi seduce sotto tanti punti di vista.
Con le orecchie di lupo
Eva Rasano, Bacchilega Junior, 2016
Proverò a spiegarvi perché. Seguitemi nel ragionamento.
Nella prima pagina del libro il lupo dagli occhi svegli e le orecchie a punta si rivolge al bambino:
Hai visto che orecchie grandi che ho? E’ per sentire meglio tutti i suoni che mi circondano…
E qui già sono scoppiata di gioia nel cogliere gli evidenti rimandi al celebre dialogo tra il lupo che ha appena mangiato la nonna e Cappuccetto Rosso… avete presente anche voi, vero? “Che orecchie grandi che hai!” – “E’ per sentirti meglio!”.
La scelta delle medesime parole non è certo casuale. Come nella famosa fiabauna forma antichissima di narrazione che ha origine da racconti orali che nascevano da esperienze popolari e da avvenimenti considerati Leggi, anche qui abbiamo a che fare con un lupo, un lupo che però sembra innocuo e giocherellone. Le sue orecchie sono speciali, nell’illustrazione sono evidenziate con dei trattini che le “illuminano”, come se fossero delle antenne, o una lampadina che si accende.
Vuoi sentirli anche tu? (i suoni)
Allora spalanca le orecchie e ascolta…
Non il solito libro sonoro per bambini
Con le orecchie di lupo è a tutti gli effetti un libro sonoro, ma non uno di quelli coi pulsanti “plasticosi” che emettono orrende musichette e fanno venire il mal di testa, bensì un libro che stimola all’ascolto attivo, che dice al bambino di stare in silenzio per prestare attenzione ai suoni che lo circondano: un ronzio, un canto nell’aria, una goccia, un tuono, una musica.
La natura è protagonista di questo albo: la natura viva e pulsante che ci “parla” continuamente, ci lancia messaggi e segnali sonori a cui spesso non badiamo, o che sottovalutiamo, diamo per scontati.
I bambini invece hanno desiderio di ascoltare e di capire. A cominciare dalla voce materna, che sin dall’utero arriva alle loro piccole orecchie per confortarli, ninnarli, tranquillizzarli. E poi, una volta nati, vengono rapiti dalle parole dolci, ripetute, in rima, dalle parole giocose, gli scioglilingua, le filastrocche. Ma il loro interesse per i suoni non si limita alla voce della mamma. Loro sono incuriositi da tutte le voci, dai rumori e dalla musica. A noi adulti il compito di far loro conoscere quella buona, complessa, di qualità, che porterà loro benefici sia a livello cognitivo sia sul piano affettivo e relazionale.
Torniamo a Con le orecchie di lupo. Ai bambini verrà spontaneo imitare il simpatico protagonista, sentire, come fa lui, il vento che soffia o il suono dei passi sulle foglie secche. E poi intercettare un brusio, produrre un calpestio, uscire di casa e rizzare le orecchie.
Insieme ai vostri figli o piccoli amici potrete essere i protagonisti di un gioco dalle applicazioni infinite: “Ssshhh, senti il rumore del cancello che si chiude”, “senti lo scricchiolio dei sassi”, “senti il rumore della pigna che cade sul marciapiede...” Oppure: “cos’è questo suono? Chiudi gli occhi e prova a indovinare cos’è stato”. Le varianti saranno tante quante la nostra disponibilità d’animo e di tempo.
L’autrice è stata particolarmente brava anche a creare un collegamento tra le varie situazioni sonore rappresentate. C’è sempre una successione tra una scena e l’altra, un prima e un dopo coerente. Una goccia d’acqua diventa, nella pagina successiva, un tuono, poi tantissime gocce, poi un’onda gigante da cui scaturirà una folata di vento e avanti così. Legame dopo legame.
Dai rumori provenienti dall’esterno, si passa a quelli interni di un’abitazione (un concerto di biscotti, riso e ceci, un’asta che sbatte su una ringhiera), e alla musica “vera e propria” suonata da tanti strumenti. Si entra dentro le mura domestiche per poi uscirne di nuovo, spingendosi oltre la città, oltre il cielo e la terra. Per accogliere con curiosità e voracità tutti i rumori dell’universo. Che appassionante viaggio! Un viaggio che non ha limiti e che tutti i giorni possiamo intraprendere.
Efficace anche la rappresentazione visiva del lupo, la cui sagoma nera buca la pagina e attira lo sguardo dei piccoli fruitori. Un lupo dalla linea essenziale ma fortemente caratterizzata: con i suoi occhi guizzanti, le orecchie appuntite, il corpo agile e in grado di trasformarsi. Insieme al lupo nero, pochi altri elementi e colori occupano lo spazio della pagina, altro segno di rispetto e di attenzione verso il bambino piccino che guarda e segue la narrazione.
Con le orecchie di Lupo è il quarto titolo che Eva Rasano dedica al personaggio di Lupo, dopo Lupo si traveste dalla A alla Z (Nuove edizioni Romane), Lupo favoloso (Nuove edizioni Romane) e Lupo in versi (Bacchilega Junior), di cui abbiamo parlato qui, e che ha vinto il premio Nati per Leggere 2015 nella sezione Nascere con i Libri (6-18 mesi).
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