Quentin Blake, un nome e una garanzia per quanto riguarda il mondo dell’illustrazione per bambini e ragazzi. I più appassionati lo conosceranno per aver dato vita ai personaggi dei libri di Roald Dahl confermando nel tempo uno stile dal tratto gentile, leggero e umoristico, sempre pronto a lasciare spazio alla fantasia dei lettori.
In Italia la casa editrice Camelozampa ha reso possibile la pubblicazione del suo famoso silent book dal titolo Clown, pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1995 e vincitore di numerosi riconoscimenti tra i quali il Premio Andersen 2019 come miglior libro senza paroleAlbo illustrato senza parole (detto anche silent book e wordless picturebook): albo illustrato senza testo, in cui la narrazione è, il Bologna Ragazzi Award e lo Smarties Book Prize. Anche il New York Times ha dedicato attenzione a questo capolavoro dell’immaginazione definendo Clown, il protagonista dell’albo, “l’eroe di Quentin Blake”.
Clown è un piccolo pagliaccio di stoffa che un giorno, insieme ad altri pupazzetti sgualciti e malandati, viene buttato in modo spiccio nel bidone dell’immondizia. Da qui riesce a venir fuori e inizia così la sua avventura silenziosa, illustrazione dopo illustrazione, alla ricerca di un riscatto e di una nuova famiglia con cui poter vivere. Ma non è semplice farsi accettare, così malmesso e poco invitante com’è.
Una delle cose più interessanti dei silent book è la possibilità di permettere multiple letture e rappresentare una varietà di storie partendo da quella principale pensata dall’autore. Ogni lettore, pagina dopo pagina, potrà raccontarsi e raccontare ciò che vede, sente, immagina. Clown in questo è simbolico, un libro speciale, capace di assumere tutte le vite che i lettori decideranno di dargli. Proprio come farà il pupazzetto protagonista, una volta rialzato da terra e disposto a tuffarsi nel mondo e cambiare “pelle” incontro dopo incontro.
Quentin Blake illustra il pupazzo che, una volta caduto, si rimette in piedi e con grinta e sollecitudine intraprende un nuovo cammino per nulla facile… Quanti ostacoli, brutture, cattiverie incontrerà sulla sua strada! Ma non per questo si perderà d’animo.
Riemerso dal secchione, il clown si mette a rovistare in giro e trova un paio di scarpe azzurre: con queste inizia il suo viaggio con la volontà di aiutare anche gli altri pupazzi gettati via insieme a lui. Una bambina, vedendolo, decide di portarlo a casa ma, forse perché evidentemente vecchio e sciupato, una donna poco sensibile lo getta via dalla finestra.
Gli toccherà anche scappare da un cane dispettoso e da un uomo forzuto che lo lancerà per aria così forte da farlo finire direttamente dentro la stanza di un bambino in culla.
Non tutti i mali vengono per nuocere però. Il bambino, a modo suo, si affeziona a Clown e anche la sua giovanissima babysitter. Comincia così un dialogo immaginario fatto di gioco, aiuto reciproco e collaborazione, un dialogo che porta alla serenità e alla volontà di darsi da fare per rimettere a posto la situazione. Un rapporto di fiducia e amicizia nasce, vero, forte. E la speranza di nuova vita insieme sboccia. Il pagliaccetto non pensa solo a se stesso, ma si prodiga per salvare anche i suoi amici finiti nella spazzatura.
Ci sono libri nei quali le parole non sono necessarie, bastano le immagini, la potenza delle espressioni e delle posture, i colori, i dettagli disegnati. Quentin Blake dimostra come i valori universali di generosità, onestà, amore, affettività, amicizia, aiuto nei confronti del prossimo in difficoltà possano essere compresi da chiunque.
Clown dimostra come siano le piccole cose a fare la differenza e quanto sia importante non perdere la speranza. Anche nei momenti più difficili le cose possono migliorare, magari non subito, magari come in questo caso serviranno diversi voli nel bidone o fuori dalla finestra ma, prima o poi, si troverà uno spiraglio di luce.
Quentin Blake racconta anche quanto sia necessario dare valore a ciò che si ha, in un momento culturale e sociale particolare come quello che si sta attraversando, è doveroso riconoscere di essere più fortunati di altri ed è importante che anche i più piccoli lo possano imparare in qualche modo. Quante volte i giochi restano ammassati nelle stanze oppure nelle ceste e poi buttati perché non più belli come un tempo e non più affascinanti come si pensava. Può sembrare strano ma una seconda possibilità può sempre essere data. Quentin Blake lo dice a modo suo, con ironia, freschezza, empatia, grazie alla determinazione di Clown.