Capovolgi il mondo con “Un mare di tristezza” di Minibombo
Una moderna favolaracconto breve di tipo fantastico la cui origine risale all’autore greco Esopo (VI sec. a.C.), che descrive in maniera pungente per bambini che, giocando con i sinonimi, trasforma il negativo in positivo – in libreria dal 24 marzo –
E se un pesciolino tutto blu nuota nel mare e incontra solo facce tristi? Una medusa giù di corda, un calamaro mesto come non mai e una sogliola che proprio non si dà pace? E che succede se addirittura il pesce palla è inspiegabilmente abbattuto e nemmeno i pesci pagliaccio riescono a farsi una bella risata? Potranno mai una triglia, un rombo o un nasello tirar su di morale il nostro amico sconsolato?
Certo che no, mestizia ed afflizione sono davvero in agguato.
Per fortuna, c’è un colpo di scena.
Boccheggio lamentoso dopo boccheggio lamentoso, appare una tartaruga, che – ce lo insegna ogni favola che si rispetti – è sempre la più saggia del reame. Anche se, in questo caso, è stranamente capovolta.
La tartaruga sbuca dal suo guscio, allunga il collo e, beandosi del piccolo protagonista, lo invita a guardare il mondo per il verso giusto.
«Nessuno è triste qui – gli fa notare guardandolo bene negli occhi – Sei tu che stai sottosopra!». E, abracadabra, basta cambiare il verso alle pagine per rileggere a ritroso tutta un’altra storia.
Una favola per bambini che si sofferma sulle emozioni
Non è tutto, però. Prima di abbandonare una visione negativa del mondo (òps, del mare), grazie alla magia della lettura, il piccolo lettore avrà imparato tanti nuovi aggettivi per descrivere uno stato d’animo che anche lui, proprio come il mogio protagonista, avrà, suo malgrado, qualche volta provato.
Eccolo qua il piccolo grande segreto di Un mare di tristezza di Anna Iudica, Chiara Vignocchi e Silvia Borando. Ed eccola qua, ancora una volta, l’arma segreta di Minibombo, la giovanissima casa editrice di Reggio Emilia che ha appena spento tre candeline e che dal 2013 pensa ai bimbi dai 2 ai 6 anni e ai grandi che leggono con loro, dando la risposta più semplice – che spesso abbiamo sotto al naso ma non riusciamo a scorgere – ad ogni tipo di domanda. Facendo anche buona pratica di empatia ed ottimismo.
Del resto, basta ascoltare e, soprattutto, interpretare la gestualità di Silvia Borando, una delle ideatrici della casa editrice, quando presenta il suo ultimo gioiellino, per comprendere immediatamente che, anche questa volta, il giovane team emiliano porta in libreria un piccolo grande capolavoro.
E fra sorrisi contagiosi, piedi che scalpitano, occhi che brillano e vocine che cambiano all’incalzare della lettura capita che quel titolo “pericoloso” – perché giammai ai bambini non si offe la tristezza, che siete matti? – si trasforma in un’esplosione di gioia.
Fondo bianco, linee e colori netti, un carattere chiaro che, ci scommettiamo, fra qualche anno – quando si ricorderanno di questo bel libro letto da mamma e papà prima di andare a dormire – anche gli ex piccoli sapranno e vorranno rileggere autonomamente.
E, come per ogni novità, anche per Un mare di tristezza è previsto un piccolo sito in cui – l’invito è “Giochiamo con” – il piccolo lettore potrà proseguire le avventure del pesciolino brontolone in forma digitale. Potrebbe capitare, per esempio, che una mamma davanti al banco di sardine affrante proposte dal libro si senta dire: «Mamma, guarda che son tracine!». O ancora che quanto letto trovi uno spunto per un disegno, un gioco o una nuova storia inventata.
Infine, l’auspicio di chi scrive: che i bambini mai cresciuti di Minibombo (e questo è un sincero complimento), pensino anche per questa favola ad una applicazione ad hoc. Perché se questi sorprendenti trentenni sono considerati nel mondo editoriale italiano come dei piccoli geni delle app, un motivo ci sarà. Forse, semplicemente, perché appurato che la tecnologia non prenderà mai il posto della carta, è giunto il momento di sfruttarne, senza temerle, le sue potenzialità. Dando ad ogni libro una vita oltre le pagine, ma ribadendo anche che dal libro, se si vuol volare con la fantasia, non si prescinde.
Per chi ancora se lo chiedesse, dunque, il fanciullino di pascoliana memoria ha finalmente trovato il suo posto nel mondo. Basta un clic: www.minibombo.it.
Minibombo alla Fiera del Libro per ragazzi di Bologna
E se il sito Internet non fosse sufficiente, infilate le scarpe e seguitelo: il panciuto insetto, tutt’altro che fastidioso, ronzerà, fra libri e applicazioni digitali, all’interno della prossima Fiera del Libro per ragazzi di Bologna. Dal 4 al 7 aprile, potrete scoprire in anteprima anche La mia famiglia è uno zoo, opera prima dell’illustratrice Teresa Sdralevich per esplorare le buffe somiglianze fra gli animali e i membri di ogni famiglia, e la nuova versione dell’applicazione Forme in gioco, tratta dall’omonimo libro e premiata nel 2015 con una menzione al Bologna Ragazzi Digital Award.
Un mare di tristezza
Anna Iudica, Chiara Vignocchi e Silvia Borando, minibombo, 2016
età di lettura consigliata: dai 3 anni
formatoindica la grandezza, la dimensione del libro, quanto misura da chiuso.: 20×20
pagine: 32
euro: 11,90
Il libro potrà essere acquistato anche qui