Arriva in libreria un nuovo scoppiettante albo illustrato(picture book): un libro che usa parole, immagini e grafica per raccontare una storia. Non è semplicemente un libro che targato Minibombo e a firma di Alberto Lot, che tratta con un certo humour, tipicamente caratteristico del mondo british, un problema di non poco conto.
I due animali protagonisti, proprio come accadrebbe in una normalissima giornata, si incontrano e iniziano a conversare. Purtroppo però nella loro comunicazione qualcosa non funziona. I due sembrano non capirsi affatto, o meglio, a non capire è il signor Cane.
C’è una notevole teatralità in questo albo in cui i due personaggi a quattro zampe sono sapientemente inquadrati solo nella loro parte anteriore, mentre il lato posteriore resta per un po’ adombrato nel mistero.
Se nella famosa opera teatrale di Samuel Beckett due clochard aspettano l’arrivo del fantomatico Godot seduti su una panchina, e nel frattempo parlano tra di loro, in questo albo il dialogo dei due animali è a senso unico: discutono sempre di una coda, o meglio, della coda del signor Cane apparentemente scomparsa.
Signor Cane, da bravo Sir, tiene sul capo una raffinata bombetta, mentre signor Tartaruga oltre al cappellino indossa anche un monocolo, come si conviene ai classici ispettori alle prese con un giallo da risolvere.
I due si ritrovano per caso e iniziano a disquisire, non del tempo, come si è soliti fare tra sconosciuti ma di una… coda. Della coda di Signor Cane che, a quanto pare, non c’è più! Dove sarà andata?
I due inscenano un siparietto comico che porta a un crescendo di risate e malintesi. Signor Tartaruga tenta in tutti i modi di far capire al Signor Cane che la sua coda non è andata da nessuna parte ma che si trova dietro di lui. Tuttavia, non appena signor Cane si gira per rintracciarla, non c’è alcuna ombra della stessa.
Il mistero si infittisce… La coda di Signor Cane non c’è da nessuna parte, è letteralmente sparita.
Dal canto suo, Signor Tartaruga, dapprima calmo e compito nelle sue risposte, inizia a perdere la pazienza. E alla fine gira i tacchi e fa per andar via. Facile, per lui, che una coda ce l’ha! – pensa Signor Cane.
La gag messa in pagina da Alberto Lot, con i suoi dialoghi iterati, le immagini bidimensionali dalle riprese ravvicinate che mettono in primo piano le espressioni perplesse dei due buffi soggetti, e l’alone investigativo che aleggia tra le pagine, si fa via via sempre più divertente. Leggendola, ho riso moltissimo immaginando questo simpatico, grosso cane un po’ sbadato e confuso, che non riesce a vedersi la coda ogni qualvolta si gira.
Un «commedia teatrale per bambini» che mette al centro di tutto una sparizione ma non una sparizione qualsiasi, bensì una sparizione davvero molto, molto misteriosa! Chissà, se Signor Cane una coda ce l’ha veramente?!
Consigliato dai 2 anni!
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