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Come animare una lettura di gruppo?

Impara ad illustrare e creare fiabe e racconti per bambini. [ADV]

Continuano le nostre interviste sul tema “come leggere a un gruppo di bambini?”, con l’aggiunta di alcuni ingredienti in più. Stavolta parliamo non solo di lettura, ma anche di narrazione di storie (senza l’impiego dell’oggetto-libro) e di lettura animata.

Pensiamo che sia molto utile, e fonte di ispirazione per ogni aspirante lettore, conoscere le esperienze e i “trucchi del mestiere” di chi lavora da anni, con professionalità e dedizione, nell’ambito della promozione del libro e della lettura per l’infanzia. Perché leggere ai bambini è fondamentale, ma non è sufficiente. Per ottenere vero interesse, partecipazione e condivisione, è necessario leggere bene (come sottolinea anche Mem Fox).

Oggi la nostra esperta di riferimento è Sonia Basilico, lettrice e cantastorie “pazzerella” (sua definizione). Una narratrice fuori dal coro, vulcanica e fantasiosa. Anima, voce e corpo al servizio dei bambini. Lei sì che sa come animare una lettura.

Preparatevi: qua e là troverete una miniera di suggerimenti preziosi – occhio alle sottolineature!

Ciao Sonia, ci descrivi il tuo modo di leggere a un gruppo di bambini?
Più che una lettrice sono una cantastorie. Nel narrare, a volte aggiungo particolari al racconto, inserisco dialoghi, mi immedesimo nel personaggio, cercando di renderne il lato ironico, incantato, o spaventato. Uso moltissimo la mimica facciale, la voce e il movimento, le pause e i ritmi, interagisco con l’oggetto-libro. A volte utilizzo pupazzi fatti con il cartoncino, con le scatole, tappi, mollette, sassi, bacchette magiche fatte con cannucce e cartoncino, il cubo delle filastrocche, oggetti di carta che i bambini possono facilmente riprodurre.

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Come ti prepari a una lettura di gruppo?
Mi piace che l’ossatura dell’incontro sia in qualche modo condivisa, che nasca lì per lì. Quando le circostanze lo consentono, accolgo i bambini man mano che arrivano all’appuntamento con la lettura. Scegliamo un libro di figure, quasi mai una storia, guardiamo le illustrazioni, facilito i commenti, ascolto i loro racconti e rispondo con aneddoti. Quando il gruppo si sarà formato e passeremo alla lettura, coglierò dai racconti qualche spunto per proporre un libro. Poi mi occupo del contesto: in biblioteca porterò l’attenzione sui titoli introvabili, in libreria parlerò della cura con cui vetrine e scaffali presentano i libri, cercando così di spostare lo sguardo dei bambini dalla narratrice al libro e all’ambiente che ci accoglie.

Chi è Paginetta?
Mi presento con il personaggio di Paginetta, una narratrice buffa e innamorata dei libri, una pazzerella appassionata che non si prende troppo sul serio. Gioco col libro, usandolo come ventaglio, racchetta, scaccia mosche, propongo ai bambini un rito iniziale, poi una canzoncina e concludo con una filastrocca accompagnata dai gesti. Intervallo storie e filastrocche, narrazioni e libri gioco, che generalmente propongo come momento conclusivo. Concordo coi bambini che ogni curiosità o domanda è riservata alle pause fra una storia e l’altra, e questo patto riduce le interruzioni.

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Quali libri scegli di leggere?
Scelgo storie che sappiano trasmettere un’emozione, non necessariamente un messaggio, poi ne studio una chiave interpretativa. Non sono una pedagogista o un’educatrice, quello che posso comunicare è la passione per le storie, le immagini e le parole sonore della poesia. Propongo spesso novità editoriali che rispecchino il quotidiano dei bimbi, libri, poesia, ma anche app, questo per dare fiducia al loro contemporaneo. Scelgo un approccio graduale al libro, partendo dal divertimento, dalla scoperta e dal gioco, per poi aumentare la complessità, senza escludere nessun argomento. Diffido dei libri tematici, spesso utilizzati dagli adulti per “dire qualcosa”. Il libro dovrebbe avere una funzione evocativa, depositato nel ricordo del bambino, a cui attingerà se e quando ne avrà bisogno. Per questo non chiedo mai: “ti è piaciuta la storia?”. La lascio lì, un atto gratuito.
[Tweet “Non chiedo mai: “ti è piaciuta la storia?”. La lascio lì, un atto gratuito”].

A quali fasce d’età ti rivolgi? E a quanti bambini per volta?
L’età di riferimento è quella della scuola dell’infanzia, ma mi capita di leggere alla scuola primaria, così come in libreria o in biblioteca, dove l’età e il numero dei bambini è variabile, e in questo caso cerco di adattare le proposte. L’ideale è rapportarsi ad un piccolo gruppo, massimo 15 bambini, per dedicar loro maggiore attenzione e ascolto, favorendo il dialogo e la conoscenza reciproca. Spesso incontro gruppi molto più numerosi e il mio impegno rimane lo stesso, conoscerli e farmi conoscere, con uno sguardo, con l’intenzione.

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Quali fattori possono ostacolare il buon esito di una lettura di gruppo?

  • Gruppo di età non omogenea.
  • Genitori che chiacchierano come se fossero davanti alla televisione.
  • Genitori che importunano i bambini all’ascolto offrendo cibo e felpe, e, di conseguenza, ambiente rumoroso.
  • Bambini eterodiretti dagli adulti, portati ad un incontro di lettura senza essere educati all’ascolto in gruppo.

Problemi possibili, fortunatamente non frequenti, a cui si può ovviare stabilendo delle regole iniziali, dedicando attenzione all’accoglienza, contando su un’ampia scelta di libri. Cerco di ascoltare le reazioni dei bimbi, di contenerle, ma anche di capirle, così mi capita a volte di dire “questo libro è stanco oggi, non ha voglia di farsi leggere”, di chiuderlo per passare ad altro, magari ad un libro interattivo, che renda i bambini partecipi, e che riporti l’attenzione alle storie.

Sappiamo che ami anche narrare storie ai bambini: quali sono le differenze principali rispetto alla “semplice” lettura di un albo illustrato?
Non decido in anticipo se leggere o narrare, tutto dipende dalle circostanze e dal rapporto che si instaura coi bambini. La lettura è fondamentale per riportare intatta la ricchezza del linguaggio, l’interazione fra testo e immagini e per valorizzare l’oggetto libro. La narrazione, invece, nasce dall’ascolto, dal dialogo coi bambini. Prendo spunto da un loro racconto e rispondo con una storia. Dico al bambino: questa storia parla proprio di quanto mi hai raccontato tu, e se andremo a cercare il libro che la contiene, potremo scoprire ancora di più fra le illustrazioni. Ha una funzione propedeutica alla lettura, un momento dedicato di confidenza e scambio. Non ha a che fare con l’arte della rappresentazione come nel teatro, ma è sempre e solo finalizzata alla promozione della lettura e del libro.

Una lettura è andata bene se…
.. è stato un bel viaggio, un momento di libertà per i bambini, se ne è nata una curiosità o magari un atto di ribellione verso i personaggi tirannici delle storie, se alla fine dell’incontro rimarrà il desiderio di portarsi a casa il libro, e non la signora delle favole. È andata bene se il confronto coi bambini ha modificato la mia consapevolezza del testo, se ho capito di più e meglio ascoltando le loro reazioni.

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Quale elemento ha più presa sui bambini: immagini, testo, o lettore?
I bambini sono abituati ad ascoltare storie dalla tv o dai mezzi digitali, dove l’immagine animata è parte della narrazione. Così, in presenza di un lettore debole, chiederanno con forza di vedere le immagini, viceversa un lettore prevalente focalizzerà l’attenzione sulla propria forza espressiva, al di là dell’oggetto editoriale. La responsabilità che il contenuto del libro, la sinergia testo-immagine, così come è stata progettata, arrivi ai bambini, è del narratore, della sua capacità di comprensione del libro nel suo complesso, e di equilibrio nella proposta. Così come è nostra responsabilità abituare i bambini a variare tipologia di autori e illustratori, alternando racconti e poesia, per favorire in loro la formazione di un gusto estetico, una capacità critica, un esercizio per la fantasia, necessario nel mondo d’oggi per inventarsi un futuro e mantenere un pensiero libero.

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Quali sono i tuoi 10 libri preferiti da leggere ad alta voce?
Potrei raccontare quali sono i miei 10 libri preferiti, ma spesso non sono quelli che propongo più frequentemente ai bambini. Non ho cavalli di battaglia, adatto le mie proposte ai bimbi che incontro, e aggiorno costantemente la bibliografia, e per far questo dedico la maggior parte del mio tempo alla formazione: leggo il più possibile, frequento librerie, fiere, blog e riviste di settore, tengo d’occhio l’evoluzione dell’editoria digitale, partecipo a corsi, seminari e incontri con esperti. E poi scelgo.

PER SAPERNE DI PIÙ
Sonia-Basilico-come-animare-una-lettura-6Sonia Basilico, lettrice per bambini e cantastorie, si occupa di promozione della letteratura per l’infanzia, percorsi laboratoriali di cinema di animazione fatto dai bambini, costruzione del libro, formazione per adulti nel campo
dell’orientamento bibliografico e dell’utilizzo dei testi nelle attività scolastiche, tecniche di lettura ad alta voce, analisi delle illustrazioni e dei generi letterari, promozione della poesia per l’infanzia. Opera in collaborazione con scuole ed enti pubblici e privati, festival letterari e convegni.

 

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