Lo scorso settembre Tom Schamp ha annunciato sui social la prima traduzione del suo libro Waar is iedereen?, uscito in Belgio ad aprile 2020; questo primato spetta all’Italia che con Franco Cosimo Panini porta a casa Dove sono tutti?, il più recente albo illustrato(picture book): un libro che usa parole, immagini e grafica per raccontare una storia. Non è semplicemente un libro che di questo versatile artista fiammingo.
Schamp, vincitore del Premio Andersen 2019 per la categoria 0-6 anni con Il più folle e divertente libro illustrato di Otto (Franco Cosimo Panini, 2019), si dedica per la prima volta ad un’opera destinata ai piccolissimi.
In Dove sono tutti? non manca nessuno degli ingredienti del classico libro per la prima infanzia, un robusto cartonatoSi intende un libro fatto di pagine “cartonate”, ovvero spesse e robuste, più resistenti rispetto ai libri tradizionali fatti di, alette da sollevare, sfondi neutri, soggetti familiari e vicini all’esperienza infantile. Immaginiamo lo sforzo dell’autore dietro a questo lavoro, conosciamo infatti Tom Schamp per la sua sovrabbondanza illustrativa, per le sue tavole brulicanti di dettagli, per la sollecitazione dello sguardo che di solito le sue opere generano nel pubblico. Qui invece punta ad una maggiore essenzialità visiva, cerca (e trova) la misura opportuna per i suoi piccoli destinatari, pur senza snaturarsi.
La struttura è quella tipica del libro-cucù
Chi ti tiene d’occhio da dietro il cespuglio nel bosco?
Chi vive in questo rosso funghetto?
Chi è che va piano, va sano e va lontano?
Per ogni domanda un nascondiglio, per ogni nascondiglio un’aletta da alzare e sotto ad ogni aletta un animale da scoprire. Fin qui nulla di nuovo, se non fosse per la stravaganza e l’eccentrica imprevedibilità con cui tutti questi elementi sono legati tra loro. Per prima cosa le immagini che stanno sopra alle alette e quelle sottostanti sono associate in modo apparentemente illogico; se ancora può essere plausibile la presenza di un pavone dietro ad un cespuglio (prima pagina), la verosimiglianza si perde subito dopo con un gatto mascherato celato sotto a un fungo, una tartaruga dietro ad un’automobile, un orso polare e due pinguini dentro a un frigorifero e via di questo passo.
Una questione di… forma
Quel che lega il soggetto nascosto e la figura sull’aletta è piuttosto, semplicemente e allo stesso tempo in modo originalissimo, la forma; la sagoma dell’immagine superiore è l’esatto confine di quella che le sta sotto, è il suo contorno, il suo spazio di possibilità. In quello spazio Schamp si diverte a infilare l’improbabile, seguendo forse una giocosa ispirazione più che un progetto interamente previsto.
Se a nascondersi è sempre un animale, quel che lo cela è, con qualche eccezione, un mobile o un elettrodomestico. Il filo logico che tiene insieme tutte le figure sulle alette si scoprirà soltanto nell’ultima pagina, in un quadro conclusivo dove tutto quello che abbiamo visto e scoperto in precedenza acquista coerenza.
Anche i testi, sebbene minimi, hanno grande rilevanza
Nelle domande-indovinello è spesso presente un sottile gioco linguistico, un’assonanza spiritosa, un doppio senso spiazzante che collega l’oggetto-nascondiglio all’animale nascosto; troviamo per esempio un cammello che dorme sul divano dopo aver sgobbato tutto il giorno, oppure un coniglio color biscotto, ben pigiato dentro ad un tostapane, al quale piace per l’appunto tostare al calduccio.
Evidentemente la traduzione, affidata a Paola Cantatore, ha richiesto un importante intervento di adattamento, imponendo un tradimento della letteralità dell’originale per garantire efficacia umoristica anche in lingua italiana. Talvolta alcuni di questi giochi di parole sono così estremi da essere imprendibili per un bambino molto piccolo; il nesso tra gabinetto e gab-biano, per dirne una, è fuori dalla portata di un duenne. Ciò non impoverisce l’offerta per il pubblico dei piccini, che conserva intatta la sua parte di divertimento, piuttosto aggiunge qualcosa per i lettori che hanno maggior competenza linguistica.
Se è vero che Schamp sembra qui lontano dalla tipicità del suo stile, non perde però l’occasione per sottoporre i suoi lettori ad un esercizio di sguardo, sfidandoli a cogliere i numerosi rimandi e collegamenti presenti nelle pagine, esattamente come fa nelle sue opere più complesse.
La centralità dello sguardo è dichiarata in modo esplicito nel libro dove il tema dell’occhio è ripetuto e declinato più volte: la coda del pavone è piena di occhi, la lavatrice e l’asciugatrice hanno ciascuna un grande occhio-oblò, dentro al frigorifero troviamo ice ed eyes, insomma, ci si può divertire a rintracciare tutti gli occhi disseminati nelle illustrazioni; allo stesso modo può essere curioso andare a cercare i posti e i modi in cui l’autore ha lasciato la sua firma, TOM.
Da ultimo, non possiamo non citare i due anatroccoli gialli che traghettano il lettore lungo tutto il libro, dalla copertina(o prima di copertina): la facciata di presentazione del libro, in cui compare un’illustrazione, il titolo e generalmente il nome fino alla quarta; sono loro che reggono “la trama” dando direzione e continuità al testo, due piccoli personaggi dall’incedere deciso che, a differenza nostra, sanno esattamente dove stanno andando. Seguiamoli dunque e affidiamoci a Dove sono tutti?, di certo da qualche parte arriveremo anche noi.
- Editore: Franco Cosimo Panini
- Autore: Tom Schamp
- Collana:
- Formatoindica la grandezza, la dimensione del libro, quanto misura da chiuso.: Cartonato
- Anno: 2020