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Un’enciclopedia magica sulle uova

Impara ad illustrare e creare fiabe e racconti per bambini. [ADV]

Una delle prime cose che ho pensato quando ho sentito parlare de L’uovo di Britta Teckentrup (uovonero, 2020, traduzione dall’inglese di Sante Bandirali), ancora prima di averlo in mano, è che sembrasse un’enciclopedia magica, tra la scienza e l’arte, la lettura perfetta per una giornata uggiosa in cui non hai voglia di uscire.

Adesso che l’ho letto e riletto, lo penso ancora; con la differenza che ho imparato molte cose curiose. Per esempio, che le tartarughe marine per depositare le uova tornano nella stessa spiaggia dove sono nate e le lasciano lì a svilupparsi in un nido nella sabbia, questo lo sapevo già. Ma che fino al 1700 esistevano gli uccelli elefanti, questo no, non lo sapevo. Gli uccelli elefanti – più di tre metri di uccello non volatore – facevano le uova più grandi del mondo: al loro interno ci potrebbero stare circa 160 uova di gallina!

copertina del libro L'uovo

Il più grande uovo di uccello vivente è invece quello dello struzzo, che è quasi rotondo.
Le uova dalle forme più strane appartengono agli insetti: cilindriche, sferiche, coniche, e di molti differenti colori, addirittura trasparenti.

L’uovo, tra scienza, mitologia, magia

Ma L’uovo non parla solo di uova – ooologia si chiama, lo studio delle uova di uccello, e «si occupa principalmente della descrizione dell’aspetto e della classificazione delle uova, che comprende la forma, il peso, la tessitura e il colore». L’uovo parla anche di nidi – caliologia si chiama, lo studio dei nidi d’uccello -, importantissime costruzioni a protezione delle uova. In questa sezione troviamo curiosissime schede – se così vogliamo chiamarle: una pagina dedicata all’illustrazione e una pagina dedicata alla spiegazione – su alcuni nidi di uccello, dal nido su piattaforma della cicogna a quello nel cunicolo del martin pescatore, al sacco dell’ittero di Baltimora.

L'uovo

Le pagine hanno i colori di un antico atlante geografico e la precisione di tavole scientifiche. Hanno, di certo, molto fascino (dello stile di Britta Teckentrup abbiamo già parlato presentando un altro suo albo, Luna). E poi la forma armonica dell’uovo è incantevole e rilassante.

La matita raffinata dell’illustratrice non manca di toccare il lato più magico e mitologico dell’argomento. L’uovo, infatti, è un soggetto molto raffigurato nella storia dell’arte, anche religiosa, essendo simbolo di vita; l’uovo di Pasqua dovrebbe rappresentare il sepolcro di Cristo che rotola rivelandone la resurrezione.

L'uovo di Britta Teckentrup

Sulle uova ci sono anche diversi miti e fiabe, per esempio La gallina dalle uova d’oro e L’uovo d’oro. E non dimentichiamo le uova imperiali, i preziosissimi regali che lo zar di Russia Alessandro III commissionava al gioielliere Fabergé per la moglie in occasione della Pasqua, uova di gioielleria con una sorpresa all’interno; ne esistono ancora 45.

C’è un episodio della serie animata Masha e Orso nel quale Masha, con la sua vocetta piccola e il suo ghigno da dispettosa e generosa baba jaga, dice “Ho trovato un uovo nel bosco” ed è un uovo di pinguino e Orso deve covarlo e non può muoversi dalla poltrona. Ecco, mi piacerebbe molto se il libro che Orso prende dalla sua libreria, per scoprire di chi è l’uovo che Masha ha raccolto nel bosco, fosse proprio L’uovo di Britta Teckentrup.

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L'uovo
  • Teckentrup, Britta (Autore)
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