Il maestro Attilio Cassinelli ha fatto un dono a tutti i piccoli lettori affezionati al suo tratto inconfondibile e al suo mondo popolato da animali antropomorfi racchiusi in una spessa linea nera.
Ha illustrato e scritto, con il suo consueto piglio ironico e sintetico, un volume dallo sfondo rigorosamente bianco in cui si susseguono scene di ordinaria lettura, momenti di immersione in uno o più libri, da soli o in compagnia.
Si intitola “Leggo!” (Lapis Edizioni, 2019) ed è un simpatico omaggio alla lettura, a ciò che significa leggere, ai modi più personali e stravaganti di farlo, al gusto che dà in particolari frangenti, alle possibilità che apre, alle sensazioni che regala, all’effetto contagioso che può provocare.
Protagonisti di questi incisivi “fotogrammi” di lettura sono i suoi affezionati orsetti, lupi, conigli, topolini, castori, gatti, talpe, asinelli… ci sono tutti, perché leggere non è precluso a nessuno e ognuno può trovare la sua buona ragione o occasione per farlo.
Per esempio… leggere la domenica spaparanzati sul letto, o leggere seduti mentre si è al gabinetto, o leggere sopra un ramo, o leggere ad alta voce a chi è lontano, o a chi è vicino ma non sa ancora leggere per conto suo.
Leggere un libro per poi regalarlo! Leggere sotto la pioggia, quando si è talmente presi da una storia che nemmeno ci rendiamo conto di cosa sta succedendo intorno a noi.
Si possono leggere due libri alla volta, o tre, o quattro… O leggere mentre si fa il bagno al mare (certo, è rischioso per il libro, ma nessuno lo vieta).
Le brevi frasi che anticipano le illustrazioni, occupando la facciatala facciata di un libro è la superficie occupata da una singola pagina sinistra, sono scritte in stampatello maiuscolo e fanno da didascalia. Ma già di per sé le immagini “parlano” e raccontano di più, andando a pungolare il singolo lettore che, osservando la figura, attingerà alla propria esperienza per entrare nel “suo mondo”. E una volpe sdraiata sul letto potrà voler dire non solo “domenica”, ma anche “relax”, “sera”, “vacanza” o chissà quante altre situazioni.
Quello che emerge dai quadretti spiritosi di Attilio è il senso di estrema libertà associato al momento della lettura e al libro, che appare come un compagno di vita, di gioco, di svago, di avventure, di divertimento, di condivisione o di piacere solitario.
L’immagine finale mostra un lupetto con un libro aperto davanti a sé. Per la prima volta la prospettiva scelta dall’autore consente anche a noi di guardare il contenuto del volume. Pagine bianche, una sola riga di testo… il lupo sorride beato e si accarezza la pancia per la soddisfazione, la storia comincia ora e sta per nascere nella sua testa.
Nella pagina affianco una sola parola seguita dal punto: LEGGO. Perentoria. Definitiva. Come a dire LEGGO e basta. LEGGO e non c’è bisogno di aggiungere altro. LEGGO! e ne vado fiero.
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