Ecco a voi un capolavoro che risale al 1968 e che continua ad incantare e divertire generazioni di bambini. Un libro senza parole ma pienissimo di personaggi e accadimenti, un wimmelbuch, termine tedesco che sta per libro-affresco o libro brulicante.
I wimmelbuch rientrano in una precisa tipologia di libri molto diffusi in Germania e nel Nord Europa, riconoscibili a vista d’occhio.
Potete essere certi che si tratti di wimmelbuch se presentano le seguenti caratteristiche:
- pagine con illustrazioni minuziose, ricche di figure umane, animali, oggetti
- testi assenti (del tutto o quasi)
- generalmente sono albi di grande formato
- le storie raccontate per immagini sono tante, intrecciate tra loro, spesso con svolgimenti paralleli
- sono libri dinamici, carichi di azione e di fatti che si snodano sulla doppia pagina
- il lettore è fortemente chiamato in causa in una lettura partecipata, coinvolgente, attiva, giocosa
- i dettagli rappresentati sono talmente numerosi che, lettura dopo lettura, se ne scoprono sempre di nuovi
- un’enfasi particolare è data agli scenari esterni, alla natura, alle sue trasformazioni e ai suoi cicli
- sono libri pensati per una lettura dialogica, lenta, ravvicinata, fatta aguzzando la vista, soffermandosi sui particolari, rintracciando somiglianze, accorgendosi di indizi disseminati qua e là.
Il tedesco Ali Mitgutsch è ritenuto uno dei maestri del genere ed è sconcertante pensare che i suoi capolavori abbiano tardato così tanto ad arrivare in Italia. Evviva Gallucci per aver tracciato la via con questa splendida opera (dello stesso autore, è da poco uscito anche I veicoli).
Un giorno nella vita di tutti i giorni
Ali Mitgutsch, Gallucci, 2016, consigliato dai 3 anni
Cosa succede in un giorno qualunque nella vita di una persona qualunque? Di tutto! Se per esempio è un giorno d’estate e si portano i bambini in una piscina, allora può succedere che alcuni di loro si divertano a schizzarsi, o a fare scherzi sciocchi (come tirare giù il costume a un amico), o a gettarsi sullo scivolo, o a lanciarsi in acqua, spingersi, sdraiarsi sul prato, arrampicarsi su un albero, fare pipì dove capita, fare la capriola, la verticale, il trenino…
La prospettiva panoramica offerta dall’autore consente di abbracciare con lo sguardo tutto quello che avviene, in contemporanea, ai moltissimi personaggi raffigurati. Il lettore ha il privilegio di osservare dall’alto le miniature, di raccogliere in un colpo d’occhio l’impressione generale scaturita e poi di accostarsi per osservare meglio ogni piccolo particolare. Ed è proprio nel momento in cui si tuffa dentro le pagine che comincia a “leggere” veramente i fatti narrati e a ipotizzare trame, dialoghi e legami tra le figure, a costruire micro storie, a immaginare relazioni di causa-effetto.
Il bambino è il vero protagonista della lettura, testa pensante che formula ipotesi ed esprime il proprio punto di vista.
Non c’è un modo di leggere o di interpretare le illustrazioni giusto e uno scorretto: tutti i modi sono possibili. Tutte le fantasie dei bambini possono trovare spazio in un albo come questo.
Per mia figlia Ilaria, per esempio, questo è il libro delle cose proibite, perché la sua missione è quella di scovare i bambini che combinano qualche guaio o compiono azioni ben poco edificanti. E ce ne sono! Non solo nella scena della piscina, come avete visto, ma anche in tutte le successive: nella fattoria didattica, in spiaggia, al parco, al mercato, al circolo nautico, in montagna ecc. Ovunque ci sono ragazzini o adulti che si azzuffano, si fanno i dispetti, si sputacchiano, si arrampicano dove non dovrebbero, sbeffeggiano il prossimo, scappano…
L’autore non si preoccupa minimamente di edulcorare la realtà o di mostrare il lato più “pulito” e ingenuo dell’infanzia. I suoi ritratti sono onesti, liberi, ironici, rilassati. I soggetti, grandi e piccoli, che affollano le pagine rappresentano lo specchio di un’umanità imperfetta e varia, com’è nella realtà. Uomini, donne, bambine, bambini, disordinati, scanzonati, rumorosi, irrequieti, espressivi, scapestrati, vivaci, affaccendati, costantemente impegnati a fare, interagire, lavorare, giocare… In una parola, vivere.
- Mitgutsch, Ali (Autore)