Oggi vi presento un nuovo punto di vista inerente la lettura ad alta voce a gruppi di bambini. È quello di Ugo Valentini, musicista, educatore musicale, formatore della metodologia Musica in Culla® che, durante i suoi incontri con i bambini del nido e della scuola dell’infanzia, usa gli albi illustrati(picture book): un libro che usa parole, immagini e grafica per raccontare una storia. Non è semplicemente un libro che insieme agli strumenti musicali, le storie, insieme al canto, la lettura e il dialogo intorno al libro, insieme al gioco.
Ho conosciuto e ascoltato Ugo dal vivo, e sono rimasta colpita dalla naturalezza e vivacità del suo approccio. Sul suo blog mette a disposizione le registrazioni realizzate con i bambini, racconta per filo e per segno la sua attività, come “usa” i libri, come riesce a sfruttare il ritmo di una storia per coinvolgere i suoi piccoli ascoltatori e renderli protagonisti di una divertente performance corale. Vi invito a seguirlo e far tesoro dei suoi consigli, anche per fare musica in casa con i bambini.
Intervista a Ugo Valentini, educatore musicale
Ciao Ugo, benvenuto su Milkbook. Per cominciare: vuoi raccontarci chi sei e di cosa ti occupi?
“Da piccolo ogni padella che trovavo in cucina si trasformava all’istante in un tamburo, ogni coperchio in un piatto della batteria da suonare con i cucchiai.” Così ho scritto sulla bio in ogni mio profilo social e sul blog. È proprio vero! Cercavo di suonare/giocare ogni cosa che avevo sotto mano. Me lo raccontano ancora. Così, crescendo mi sono iscritto al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma nella classe di Contrabbasso dove poi mi sono diplomato.
Ho suonato in varie orchestre “classiche” ma quando mi hanno chiesto di insegnare musica in una scuola dell’infanzia ho voluto guardare in giro ed informarmi sulle principali metodologie e approcci all’educazione musicale. Così ho conosciuto l’Orff-Schulwerk e da lì mi sono appassionato alla metodologia Musica in Culla®. Oggi svolgo attività di educazione musicale negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia e a scuola di musica (Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia a Roma) utilizzando principalmente questi due approcci.
La tipologia di attività che realizzo con i bambini (e i genitori a scuola di musica) cerca di essere sempre posizionata sull’età dei bambini che ho in classe. Attività pratiche di gioco musicale con alla base il concetto che la musica sia un linguaggio che, come il linguaggio verbale, possa essere imparato/vissuto in modo naturale.
Perché hai scelto di inserire la lettura di albi illustrati all’interno dei tuoi corsi di educazione musicale?
All’inizio ho voluto provare. Mi sembrava una cosa interessante poter unire la musica, così come viene vissuta negli incontri al nido, alla lettura. Sono stato invogliato a sperimentare la cosa da alcune educatrici di nido che vedevo spesso leggere con i bambini al mio arrivo in classe. Ha funzionato moltissimo! Mi sono appassionato, mi sono informato (anche leggendo MilkBook, evviva MilkBook!), ho trascorso ore in libreria sfogliando e scegliendo libri, portato i libri ai bambini, cantato e “fatto musica” inserendo appunto il “fare” musicale nei momenti illustrati sulle pagine e ho scoperto un nuovo mondo. Il mondo della letteratura per l’infanzia. Ho incominciato poi a portare i libri anche alla scuola dell’infanzia con sempre più interesse sia mio sia delle maestre!
In che modo libri e musica vengono integrati?
Cerco di integrare i libri in maniera semplice e naturale all’interno delle attività musicali. Con i più piccoli (0-2 anni) uso il libro come qualsiasi altro oggetto che i bambini possano esplorare e manipolare. Lascio spesso il libro nelle mani dei bambini, lo avvicino aperto ai loro visi meravigliati usando la voce come fonte musicale cercando di instaurare con loro una relazione che favorisca l’apprendimento. Mi metto il libro davanti il viso e poi (cantando) Cucù!, un gioco intramontabile. Uso il libro anche alla maniera di un piccolo tamburello cercando quel movimento (colpisco il tamburo/libro con le mani) che ritorna spesso con bambini così piccoli.
Con i bambini più grandi (3-4 anni) cerco un approccio in linea con la loro età. Spesso conoscono già l’oggetto libro e si aspettano una modalità di lettura già vissuta (le maestre leggono con loro, i genitori anche… spero). Parto da qui e cerco di sviluppare una lettura interattiva che ha dei punti chiave musicali disseminati tra le pagine.
L’idea è di realizzare con la musica alcuni momenti e situazioni descritte sulle pagine.
In questo modo il contesto fantastico all’interno del quale svolgo le attività musicali (fare “toc toc” con un ritmo su una porta/tamburo, stare/cantare tra le onde del mare/telo colorato di blu, mangiare “gnam” una mela come Bruco Maisazio) è il libro stesso; cioè è l’arrivo ad un particolare momento della lettura del libro.
Con i bambini grandissimi (5-6 anni) sto invece preferendo sempre più una lettura completa senza interruzioni di tutto il libro prima della musica. I bambini spesso commentano, hanno idee, scoprono dei particolari preziosi nelle illustrazioni che poi cerco di utilizzare nella o nelle attività musicali che faccio seguire alla lettura. Sono dell’idea che se i bambini hanno tirato fuori qualcosa di loro dal libro questo qualcosa debba necessariamente essere utilizzato nell’attività musicale che segue la lettura.
Penso che i bambini debbano essere i protagonisti della loro lettura. A volte mi capita anche (però) di interrompere la lettura e inventare un’attività lì per lì con le cose che mi suggeriscono i bambini. Sono troppo bravi e creativi… non posso andare avanti a leggere… devo “fare musica” subito!
Come scegli i libri da proporre ai bambini? Quali libri si prestano maggiormente a diventare… musica?
Prima di tutto mi faccio guidare dal gusto personale. Se un libro mi piace, quasi sicuramente piacerà ai bambini. Sono sicuro che i bambini percepiscano la mia “simpatia” per quel libro e penso che questa sia una cosa fondamentale per una buona riuscita di lettura. In più attraverso la lettura di blog e riviste “specializzate” cerco sempre più di orientarmi nella grande offerta di libri di qualità per i bambini. Da qui cerco di immaginare un modo, una chiave di lettura in musica con quei libri di cui leggo e mi sorprendo anche a “rivalutare” libri che in un primo momento avevo lasciato passare.
Se devo proprio scegliere una tipologia di libri che si prestano maggiormente a diventare musica direi che la scelta vada su tutti quei titoli che hanno delle azioni, delle situazioni di movimento e che facciano venir voglia di giocare. Sarà facile associare le azioni lette ad azioni “da fare” con la musica. Ma non mi sento di dire che questa sia l’unica opzione. Mi ripeto, ma penso che se un libro piace al “maestro” piacerà anche ai bambini, anche se non ha azioni. Il bello e la cosa interessante è trovare una chiave personale per la lettura in musica.
Come ti prepari a una lezione di lettura ed educazione musicale con i bambini?
Leggo, rileggo e leggo ancora il libro. Cerco di comprendere a fondo l’idea, il lavoro che c’è dietro, l’organizzazione delle pagine illustrate per trovare un’attività adatta con quel libro con quella classe che vedrò domani. Avere un blog mi aiuta. Mi aiuta a fissare alcune cose che poi posso riprendere, variare e sviluppare quando ripropongo un titolo in un’altra classe.
Quali strumenti musicali impieghi? E la tua voce come la usi?
Generalmente utilizzo strumenti musicali didattici. Tamburelli, ovetti shaker, maracas, triangoli, piattini, legnetti (i bambini amano molto avere/suonare un pezzettino di ramo de I tre piccoli gufi), a volte (se la scuola ne è provvista) xilofoni e metallofoni propri dello strumentario Orff. Ultimamente utilizzo molto anche un tamburo djembe. La voce comunque è il mio strumento principale. Posso cantare melodie e ritmi, interagire musicalmente con i bambini con canzoni senza paroleAlbo illustrato senza parole (detto anche silent book e wordless picturebook): albo illustrato senza testo, in cui la narrazione è per sottolineare l’aspetto appunto musicale/melodico di quello che stiamo facendo insieme al libro. Utilizzo pattern melodici e ritmici per descrivere l’ambiente tonale durante una “azione”. Cose che gli educatori musicali vivono ogni giorno.
>> Il seguente file audio riguarda la lettura di “L’artista che dipinse il cavallo blu” realizzata da Ugo in coro con i bambini:
Con i bambini piccoli, di 2-3 anni, usi dei “trucchi” per tenere viva la loro attenzione?
Secondo me il “trucco” è la relazione. Se riesci ad instaurare una buona relazione (di sguardi, di empatia, si simpatia) tra te e i bambini, hai fatto già un grande lavoro. Certo devi stare attento al ritmo della narrazione, interrompere il libro per fare musica, riprendere il libro, variare il tono della voce, sorprendere e sorprenderti nel girare pagina ma tutto questo deve essere secondo me condito dalla relazione che instauri con i bambini.
Costruisci dei dialoghi intorno alle storie che avete letto?
Cerco di usare il libro come oggetto da vivere e conoscere insieme. Lo faccio spesso prendere in mano e guardare/leggere da vicino, gioco con lui, dialogo e scherzo con i personaggi. A volte chiedo ai bambini di cercare dei dettagli nelle illustrazioni, a volte sono loro che mi fanno trovare dei dettagli.
Certamente, con i bambini grandi, c’è anche un dialogo su quello che abbiamo letto o mentre leggiamo. La domanda che ritorna più spesso è: “Ma perché quello…?”, “Ma perché quell’altro…?” e via verso interminabili perché!
Devo dire in più che un bel modo per far sviluppare dialoghi interessati tra bambini è leggere i libri senza parole. Nelle classi di scuola dell’infanzia ho assistito a conversazioni meravigliose davanti ad albi di Suzy Lee!
Quale elemento ha più “presa” sui bambini: il fare musica, l’ascolto della storia, le illustrazioni…?
Direi tutti e tre gli elementi! Sicuramente i bambini hanno i loro propri gusti; ci sarà qualcuno che si sentirà a suo agio con la musica e vorrà cantare e cantare, altri che aspettano il momento della lettura.
La cosa importante è accogliere, proporre e saper dosare al meglio i “gusti” che percepisci dai bambini. La musica, le parole, le immagini illustrate, la voglia di “dire la mia idea”, la voglia di partecipare alla musica, la voglia di partecipare alla lettura, di esprimere quello che “ho dentro”… unire e dosare tutto questo è l’obiettivo che mi pongo quotidianamente. Non è facile ma ce la possiamo fare!
Quali sono i 10 libri che usi più spesso e con maggior soddisfazione durante i tuoi incontri?
- Lupo in versi – Eva Rasano – Bacchilega Junior
- I tre piccoli gufi – Martin Waddell e Benson Patrick – Mondadori
- Quando il sole si sveglia – Giovanna Zoboli e Philip Giordano – Topipittori
- Orso, buco! – Nicola Grossi – Minibombo
- Oh, che uovo! – Eric Battut – Bohem Press
- Il piccolo Bruco Maisazio – Eric Carle – Mondadori
- L’artista che dipinse il cavallo blu – Eric Carle – Mondadori
- Chi c’è tra i ritagli? – Silvia Borando – Minibombo
- A che pensi? – Laurent Moreau – Orecchio Acerbo
- Mirror – Suzy Lee – Corraini
Mi hai chiesto “solo” 10 titoli… andrei avanti ancora con altri che piano piano stanno ritornando sempre più spesso nelle mie classi! Due però li voglio aggiungere perché sono stati i protagonisti più frequenti e divertenti di questo mese: Cucù (Giuliano Ferri – MiniEdition), Questo non è il mio cappello (Jon Klassen, ZooLibri).
Potete trovare Ugo Valentini su:
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A Beniamino Sidoti
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