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Intervista alla casa editrice LO editions

Impara ad illustrare e creare fiabe e racconti per bambini. [ADV]

Alla casa editrice milanese Officina Libraria, che dal 2006 pubblica libri d’arte raffinati e accurati che si trovano nei musei più importanti del mondo, viene a un certo punto il desiderio di mettersi a fare anche bei libri rivolti ai bambini, perché “il gusto per le cose belle, come quello per la lettura, si impara da piccoli e ci accompagna per tutta la vita”.
Nasce così LO, invertendo le iniziali di Officina Libraria, e grazie a lei arrivano in Italia per la prima volta illustratori dal tocco fatato come Freya Blackwood (mia adorata!) e albi originali, coraggiosi e rivoluzionari come “Giovanna prende il treno” e “IO SONO Marcello Fringuello“.

Editori per bambini e ragazzi giovani, dunque, ma (a parer mio) con la stoffa dei migliori. Di seguito l’intervista che ci hanno rilasciato.

Intervista a Paola Gallerani di LO Editions

Perché avete deciso di dedicarvi alla letteratura per l’infanzia e quando avete cominciato?

LO editions, da pronunciare Hello, nasce nel 2012 dalla mamma Officina Libraria, che dal 2006 pubblica libri illustrati “per adulti”, nel senso di volumi soprattutto di storia dell’arte e cataloghi di mostre per grandi. Un giorno ci siamo detti [Marco Jellinek, Jacopo Stoppa ed io, Paola Gallerani, con la nostra insostituibile Serena Solla] che sarebbe stato bellissimo mettere a frutto la nostra esperienza con le immagini per educare i più piccoli al bello, divertendoli, perché il gusto per la bellezza, per l’ironia e per il pensiero critico, come quello per la lettura, si impara da piccoli e ci accompagna per tutta la vita.

Interno di Giovanna prende il treno
“Giovanna prende il treno”, storia e illustrazioni di Kathrin Schärer, LO Editions

Qual è il filo comune che lega le vostre pubblicazioni per bambini? Cosa guida le vostre scelte?

Ci concentriamo sulla qualità e sull’originalità delle illustrazioni e della storia. Visioniamo decine e decine di libri stranieri e una selezione di progetti italiani, spesso di autori alle prime esperienze, e scegliamo solo quelli che ci convincono fino in fondo: un libro per bambini deve prima di tutto piacere a noi, siamo noi il primo pubblico. E i nostri gusti sono in sintonia, con una predilezione per le storie con animali, delicate ma spesso con un po’ di humor, con uno stile che va dal classico alla Rackham o Zwerger, come gli albi di Freya Blackwood e Helen Oxenbury, fino alle sperimentazioni grafiche di Viviane Schwarz, passando per i mix personalissimi di Jack Tow e Katherine Schaerer. Una cosa che ci piace, oltre a “scoprire” illustratori e autori, è anche avere una certa continuità nel rappresentarli, di Freya, ad esempio, abbiamo pubblicato 4 titoli tra Italia e Francia.

Quanti titoli pubblicate l’anno?

Sempre di più! Abbiamo cominciato con una media di 3 titoli all’anno, tradotti anche per il mercato francese e anglofono, per arrivare ai 5 previsti quest’anno, dove esordiremo nella prima narrativa con Lo Yark: storia di un orco e del suo punto debole, illustrato alla Gustave Doré, un libro che ha tutti i numeri per diventare un grande classico e che forse diventerà un film animato.

I regali di Lulù pubblicato da Lo editions
“I regali di Lulù”, storia e illustrazioni di Freya Blackwood, LO Editions

Che cosa vi fa dire: “questo autore o illustratore lo vogliamo pubblicare”?

Come dicevo l’originalità e la qualità di storia e illustrazioni: come editori d’arte abbiamo una certa esperienza nel riconoscere una bella mano, e un certo coraggio nell’osare storie non banali, come ad esempio il meta-libro di “Giovanna prende il treno“, di Katherine Schaerer, finalista del Premio Andersen 2014, dove il porcello Giovanna disquisisce con la sua creatrice.

Un albo illustrato vi convince se…

Se c’è equilibrio tra contenuto ed espressione: abbiamo imparato che libri anche poeticissimi per immagini e con un messaggio forte come “Guarda, un libro!” – dove due ragazzini in una periferia in abbandono trovano un libro che apre loro un mondo fantastico, e a cavallo di un dirigibile-bottiglia di plastica volano tra foreste di pali elettrici –, se non hanno un po’ più di storia, di racconto, non funzionano. E le parole sono importanti, perciò curiamo tantissimo anche le traduzioni.

interno di Guarda, un libro
“Guarda, un libro!”, storia di Libby Gleeson, illustrazioni di Freya Blackwood, LO Editions

A quali vostri titoli siete particolarmente affezionati e perché?

Sicuramente alla “saga” di Ululò, il lupetto insonne e anticonformista creato da due degli editori di LO, Jack Tow (Jacopo Stoppa) e Amélie Galé (Paola Gallerani), protagonista già di due avventure (“Ululò, il lupetto che non vuole andare a letto” e “Chi ha paura di Ululò“) e di cui sta per uscire la terza, “Ululòve“, sul coraggio di seguire le proprie inclinazioni, anche quando sono contro corrente. Perché non ci siamo accontentati di pubblicare libri per bambini, ma ci siamo proprio messi a farli!

Ululò
“Ululò. Il lupetto che non vuole andare a letto”, storia di Amélie Galé, illustrazioni di Jack Tow, LO Editions

Quali sono i vostri titoli che hanno ricevuto una migliore accoglienza da parte del pubblico in termini di vendite?

Oltre alle storie di Ululò, Matilde e Orso, il nostro titolo d’esordio, quando abbiamo portato in Italia per la prima volta l’illustratrice australiana Freya Blackwood, e il recentissimo “Io e Charlie“, la storia della prima notte del cagnolino Charlie con il responsabile e affettuosissimo Henry, narrata in prima persona.

La “critica” invece, ma anche il pubblico, ci sta dando grandi soddisfazioni per Marcello Fringuello, un uccellino cartesiano che scopre di “pensare” e dunque di “essere”, prendendo consapevolezza della propria identità e potenzialità: una storia rivoluzionaria, anche nel tipo di illustrazioni: Marcello e gli altri fringuelli sono impronte digitali rosse “alate” e “beccute”… quando dicevamo che per noi è importante la corrispondenza tra contenuto ed espressione: più “identità” di così!

Io sono marcello fringuello
“IO SONO Marcello Fringuello”, storia di Alexis Deacon, illustrazioni di Viviane Schwarz, LO Editions

Una cosa, nel vostro lavoro di editori, di cui siete veramente orgogliosi

Abbiamo un ottimo fiuto per scoprire libri belli, che funzionano: purtroppo essendo così piccoli, non abbiamo la stessa forza sul mercato (leggi: libri in pila nei propri punti vendita) che hanno grossi editori o editori affermati da più tempo, e più di una volta ci è capitato anche che editori più forti ci “soffiassero” qualche illustratore d’eccezione! I nostri libri restano delle “chicche” da cercare, ma grazie al lavoro attento di riviste e blog stiamo acquisendo una certa visibilità, per merito della coerenza e cura delle nostre scelte.

Una cosa invece da migliorare…

Trovare più tempo da dedicare al marchio LO in modo da poter lavorare di più sulla promozione, magari in sinergia con scuole, biblioteche e festival.

Una casa editrice italiana per bambini-ragazzi che apprezzate in particolar modo?

Corraini.

Matilde e Orso
“Matilde e Orso”, storia di Jan Ormerod, illustrazioni di Freya Blackwood, LO Editions

Quali consigli dareste a un genitore o a un insegnante nella scelta dei libri per i propri bambini: quali criteri seguire? Quali aspetti sono fondamentali?

Evitare il prodotto derivato dalla televisione ed educare il gusto, fornendo più stimoli possibili attraverso diversi linguaggi visivi: semplice non vuol dire banale, i bambini sono capaci di apprezzare anche immagini raffinate, o al contrario di colmare i vuoti con la fantasia.

Un libro non è solo una bella storia ben illustrata, che insegni anche una piccolissima cosa attraverso il sorriso e magari un po’ di commozione o che intrattenga per una mezz’ora, è un semino che germoglia lento nella coscienza. Non bisogna dimenticarselo.

Il sito della casa editrice: www.lo-ed.com

L’elenco delle case editrici che abbiamo intervistato:

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